Pirelli annuncia le nuove gomme rivoluzionarie per i primi 3 appuntamenti del 2022

Finalmente ci siamo, domani partono i test in Bahrain e siamo tutti già proiettati verso le prime gare. Sicuramente lo è anche Pirelli, che nella giornata odierna ha annunciato le mescole per i primi 3 appuntamenti della stagione: Bahrain, Arabia Saudita e Australia.

Quest’anno, lo ricordiamo, insieme alla più grande rivoluzione tecnica della storia, la Formula 1 ha introdotto insieme a Pirelli una nuova gamma di gomme, con i cerchioni che sono passati da 13 a 18 pollici; una modifica che ha richiesto una revisione totale delle coperture.

Giusto per facilitare la comprensione delle immagini pubblicate da Pirelli sui propri canali social: il regolamento di quest’anno prevede che ogni weekend vengano selezionate 3 mescole tra le 5 esistenti (che vanno dalla C1, per la più dura, alla C5 per la più morbida).

E come funziona la colorazione degli pneumatici? E’ molto semplice: la mescola più morbida tra quelle selezionate per uno specifico weekend sarà colorata di rosso, quella media di giallo ed il compound più durevole sarà “vestito” di bianco.

In Bahrain si correrà con i compound più duri (C1, C2, C3), a causa dagli elevati livelli di abrasione generati dal conglomerato bituminoso del tracciato bahrenita.

Per il secondo appuntamento del mondiale, in Arabia Saudita, si correrà con il kit di gomme più equilibrato (C2, C3, C4).

In Australia, invece, la casa di Milano-Bicocca ha optato per una scelta particolarmente aggressiva, con l’introduzione del compound C5 come gomma da qualifica. Insieme alla mescola maggiormente prestazionale del set di quest’anno, i team potranno contare sulla C2 e sulla C3. Queste scelte sono influenzate dal rinnovo del layout del circuito Australiano che garantirà livelli di stress differenti rispetto agli anni precedenti.

Infine, una piacevole notizia per lo spettacolo (o forse no?): da quest’anno i piloti che hanno partecipato al Q3 potranno selezionare liberamente le gomme con cui partire la domenica. Una scelta che consentirà ai top driver di spingere maggiormente durante il primo stint di gara, ma che probabilmente ridurrà la possibilità di veder vincere qualche outsider. Far partire i primi 10 piloti con le gomme usate in qualifica, infatti, creava un ulteriore elemento di imprevedibilità che, negli anni, ha dato vita ad alcune delle vittore più sorprendenti (Gasly a Monza vi ricorda qualcosa?).

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