Si rifà vivo lo spettro dello scandalo in Formula 1 per le indagini che la FIA potrebbe avviare e che coinvolgerebbero la Red Bull. La prossima settimana la Federazione renderà noti i risultati di procedura per la revisione delle spese delle scuderie nel corso della stagione 2021. Tuttavia, secondo quanto riportato per primo dai nostri media (quali la Gazzetta dello Sport e il Corriere) e dal portale tedesco Auto Motor und Sport, ci sarebbero due squadre che avrebbero violato il budget cap di 147,5 milioni dello scorso anno. Una sarebbe l’Aston Martin, l’altra, invece, ha proprio il nome della Red Bull.
Ovviamente è il team di Milton Keynes che rischia di finire nell’occhio del ciclone. Non solo perché, date tale voci, la sua violazione sarebbe di entità superiore rispetto alla squadra di Silverstone, ma proprio perché lo scorso anno ha vinto il suo primo titolo piloti dal 2013 con Max Verstappen dopo un duello tiratissimo contro Lewis Hamilton. E la Mercedes, insieme ovviamente alla Ferrari, sarebbe pronta a mettersi sul piede di guerra, chiedendo sanzioni pesanti sulla Red Bull. Inoltre, stando agli allarmi/sospetti lanciati da Mattia Binotto nel corso di questa stagione, ci sarebbero dei dubbi sulle spese fatte dalla scuderia austriaca anche per il 2022, quando hanno portato aggiornamenti con alta frequenza.
Ora, se tali voci venissero confermate, il tipo di sanzione che la Red Bull può avere dipenderà da quanto hanno speso e le loro intenzioni. Secondo le stime FIA, una spesa aggiuntiva di 5 milioni di dollari comporterebbe un vantaggio tecnico stimato di mezzo secondo. Ergo, se la violazione del budget cap consiste in meno di tale somma, Horner e soci se la caverebbero con una multa. Se invece la somma spesa in più supera il “paletto” della Federazione, si potrebbe arrivare ad una decurtazione di punti dalla classifica iridata o, in alternativa, alla squalifica da una o più gare, l’impossibilità di fare test aerodinamici, la riduzione del budget cap per le prossime stagioni o addirittura l’esclusione dal campionato.
Il tutto potrebbe essere aggravato se dall’indagine si proverebbe che la scuderia in procinto di fare la doppietta di titoli nel 2022 abbia agito in malafede o di sua specifica volontà nello sforamento del budget cap. In tal caso, la FIA avrebbe un metro di giudizio nettamente più severo. In attesa di conferme ufficiali che arriveranno solo la prossima settimana, il circus si appresta dunque a iniziare il weekend del GP Singapore con un clima da “guerra fredda” tra i top team. Tra un mondiale che sta per essere chiuso a favore di Verstappen e della Red Bull (che per ora ha commentato con un “sono solo speculazioni“) ad un potenziale scandalo che potrebbe lasciare ulteriori strascichi in una Formula 1 sempre più “ambigua” sotto il punto del regolamento.
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