La Formula 1 è giunta in Canada e qui il cronometro viene messo alla prova soprattutto sui rettilinei in cui la nuova aerodinamica delle vetture 2019 può beneficiare di due importanti allunghi, entrambi con sfruttamento del DRS. Oltretutto anche le chicane veloci presenti lungo il Circuit Gilles Villeneuve sono state affrontate a velocità più elevate rispetto al passato, grazie al maggior carico, anche con vetture più “scariche”.
TOP TEAM – Mercedes / Ferrari / Red Bull
Nelle qualifiche di ieri un testa a testa tra Mercedes e Ferrari è stato il protagonista della sessione, e così anche nel Time Attack una delle sfide è tra queste due compagini. Così come in qualifica con la pole di Sebastian Vettel, anche nella classifica dei miglioramenti dal 2018 al 2019 la Ferrari ha avuto la meglio guadagnando mezzo secondo, contro i quattro decimi della Mercedes.
Se nelle ultime gare chi non aveva impressionato, diventando una delle peggiori in termini di miglioramento, è stata la Ferrari, questa volta è il turno di un altro top team, ovvero la Red Bull. La situazione della RB15 è però differente rispetto a quella passata della SF90.
Nel box di Milton Keynes hanno pagato l’eliminazione di Max Verstappen al termine del Q2, dopo una strategia sbagliata che ha visto l’olandese registrare il primo tempo con gomme medie, mentre quando stava registrando quello con gomme morbide, ha dovuto abortire a causa dell’incidente di Kevin Magnussen. La mancanza di Max ha quindi influito sul tempo della Red Bull, dato che comunque Pierre Gasly fino ad ora non ha dimostrato grandi prestazioni in qualifica, come ieri quando ha ottenuto il quinto tempo dietro alla Renault di Daniel Ricciardo. Rispetto al 2018 la RB15 ha perso solo un decimo e mezzo.
ALTRI TEAM – McLaren / Racing Point / Haas / Renault / Toro Rosso / Alfa Romeo / Williams
La grande crescita delle vetture McLaren è confermata ancora una volta dall’accesso di entrambe le vetture nel Q3, ma a questo giro anche dal più importante miglioramento in termini di tempo negli ultimi 12 mesi. La MCL34 è infatti l’unica ad aver sfondato il muro del secondo, con 1.3 guadagnati rispetto a un anno fa.
Situazione inversa invece per la Racing Point che nelle qualifiche di ieri è crollata, ottenendo una delle peggiori prestazioni degli ultimi anni, con entrambi i piloti eliminati nel Q1. Il miglior tempo di Sergio Perez (16°, ndr) è addirittura un decimo più lento rispetto a quanto ottenuto l’anno scorso da Esteban Ocon che aveva segnato il miglior tempo nel Q3.
Nonostante il patatrack della Haas con eliminazione di Romain Grosjean nel Q2 e botto di Kevin Magnussen nella stessa sessione, il team di Kannapolis è il terzo a migliorarsi in 365 giorni. Per la compagine guidata da Guenther Steiner sono poco più di otto i decimi guadagnati dalla VF-18. Senza l’incidente di Magnussen, probabilmente avremmo visto una lotta tra la squadra nera-oro e la McLaren.
Sorpresa del week-end è sicuramente la Renault che porta entrambe le vetture in Q3, con Daniel Ricciardo addirittura in seconda fila con il quarto tempo. La progressione del team di Enstone a Montreal è incredibile, con entrambe le vetture che di anno in anno guadagnano sempre qualche posizione in griglia. Quest’anno la squadra francese è stata otto decimi e mezzo più rapida rispetto a quanto fatto l’anno scorso da Carlos Sainz e Nico Hulkenberg.
Sono 666 i millesimi guadagnati da Toro Rosso che ancora una volta manca l’accesso al Q3, così come un anno fa, non riuscendo a replicare quanto fatto nel 2017.
In Alfa Romeo, nonostante la prestazione non eccellente con Kimi Raikkonen escluso nel Q1 e Giovinazzi 12°, ha ottenuto un miglioramento di oltre mezzo secondo piazzandosi davanti alla Ferrari di appena 15 millesimi.
La Williams torna a perdere tempo appena la velocità di punta torna a contare. Rispetto al peggioramento dal 2017 al 2018, quest’anno è andata meglio, infatti George Russell, rispetto a Lance Stroll, ha perso appena 27 millesimi.
TOP & DOWN COMPLESSIVO
Lo scorso anno la vettura che più aveva guadagnato rispetto al 2017 è stata l’Alfa Romeo Sauber con Charles Leclerc, rispetto alla Sauber di Marcus Ericcson. Quest’anno l’Alfa Romeo si è invece piazzata a metà classifica, ma nonostante tutto è il team che dal 2017 ha avuto un miglioramento più ampio. Per il team italo-svizzero il gap in positivo è di quasi 2.4 secondi.
Gli altri due team che più sono migliorati in 104 settimane sono gli stessi due che si sono piazzati davanti a tutti nel Time Attack 2019, ovvero McLaren e Renault, però a posizioni invertite. La squadra francese è migliorata di 2.2 secondi precisi, mentre 2.1 secondi è quanto rosicchiato dal team inglese. A breve distanza, a 2 secondi, c’è la Haas.
Per quanto riguarda i top team la Ferrari ha guadagnato un secondo e mezzo, mentre la Mercedes ha tagliato solo un secondo in due anni. Tra i top team (del passato) c’è la Williams che torna in negativo con sette decimi e mezzo persi in 24 mesi, quasi tutti persi la passata stagione.
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