La Formula 1 non tornerà ad Istanbul Park: la pandemia del Covid-19 ha costretto la Turchia a prendere misure drastiche, finendo nella lista rossa del Regno Unito, dove risiedono molte squadre. Di conseguenza, gli organizzatori del GP Turchia hanno annunciato la cancellazione della gara di quest’anno. Lo slot lasciato vuoto viene riempito dall’Austria, che ospiterà dunque nuovamente due gare (GP Stiria il 27 giugno e il GP Austria il 4 luglio), mentre il GP Francia viene anticipato di una settimana (20 giugno). Così il calendario rimane intatto a 23 gare, con l’aggiunta di un triple header da svolgersi tra il Circuit Paul Ricard e il Red Bull Ring.
“Ci dispiace non essere in grado di tornare a correre in Turchia, purtroppo le restrizioni non ci consentono di arrivare li a giugno.”, afferma Stefano Domenicali. “La Formula 1 ha comunque dimostrato di reagire e a trovare soluzione e siamo lieti di avere un double-header in Austria per completare il nostro calendario da 23 gare. Voglio ringraziare i promoter turchi per i loro sforzi nelle ultime settimane e quelli di Francia e Austria per la velocità, flessibilità ed entusiasmo con la quale hanno accomodato la nostra soluzione. Abbiamo avuto ottime conversazioni con i nostri promoters dall’inizio dell’anno e continueremo a lavorare a stretto contatto con loro in questo periodo”.
Per il GP Turchia però non è un semaforo rosso definitivo: nel comunicato si afferma che il promoter ha richiesto alla F1 di vedere se ci sono opportunità per la gara di essere re-inserita nel calendario più avanti. Una richiesta identica a quella fatta dal GP Cina, che l’ha fatta dall’inizio dell’anno e attende con l’Istanbul Park l’avanzamento della stagione per vedere se si possono creare spiragli per un ritorno.
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