Dopo il ritiro di McLaren dall’evento, le voci si susseguivano tra ipotesi di un prosieguo del Gran Premio senza la squadra inglese, ipotesi di un annullamento, congetture e supposizioni. Ora, dopo una lunghissima e (ci permettiamo di dire ridicola) attesa, è arrivata una notizia ufficiale al riguardo.
Il GP d’Australia è stato ufficialmente cancellato. Questa è la notizia che, se dal lato sportivo delude i fan che avevano già raggiunto i cancelli dell’ Albert Park per entrare in circuito, dal lato sanitario era letteralmente l’unica via percorribile.
Il ritardo nella decisione sembra da imputare a un blocco di team che non avrebbero voluto rinunciare alla corsa. I favorevoli a disputare il GP sarebbero stati Red Bull, Alpha Tauri e Racing Point contro Ferrari, Mercedes, Renault, Haas, Alfa Romeo, Williams e ovviamente McLaren che invece avrebbero voluto cancellare immediatamente l’evento.
In questi giorni, si era parlato di 5 membri di due team isolati, uno McLaren e quattro del team Haas. Mentre i membri del team statunitense sono risultati negativi, il membro McLaren è purtroppo risultato positivo al Coronavirus. Sono quindi state prese tutte le precauzioni di sorta, con l’isolamento per il membro del team inglese ed il ritiro preventivo dell’intera squadra per ragioni di sicurezza sul piano contagio.
Si è discusso per lungo tempo nel mentre, nel corso della notte australiana, con un meeting tra i team principal per decidere del futuro dell’evento. Mille voci sono circolate tra annullamenti, ritardi, porte chiuse, piloti già andati via prima dell’annuncio e variazioni sul tema. Ma la decisione finale è quella di una cancellazione dell’evento.
Il comunicato: “La FIA e la Formula 1, con il pieno supporto dell’Australian Grand Prix Corporation (AGPC) hanno preso la decisione che tutte le attività del Gran Premio di Formula 1 d’Australia sono cancellate.”
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