La domanda che tutti si pongono a questo punto del campionato ormai dal 2014 è più o meno la stessa: Kimi Raikkonen verrà confermato il prossimo anno? Il finlandese, dal suo ritorno in Ferrari, ha sempre rinnovato annualmente (nel 2014 aveva l’opzione di rinnovo per il 2015), alternando risultati buoni a prestazioni meno convincenti, senza mai dimenticare la componente sfiga che da sempre lo accompagna nella sua avventura in Formula 1.
Anche nella prima parte del 2017 Kimi ha confermato questo suo trend, con la prova di Montecarlo certamente tra le più positive da quando veste nuovamente di rosso. Iceman è parecchio lontano dal compagno di squadra in classifica generale, complici un paio di prestazioni così così, come quella di Montreal, certamente non all’altezza della Ferrari e della sua forza, nonostante un problema ai freni che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca. Una ventina di giri a buoni ritmi non gli hanno permesso, secondo noi, di prendere una sufficienza.
Torniamo all’interrogativo di prima: Kimi merita il rinnovo? Valutando le opzioni, obiettivamente non sembra esserci un profilo adatto per sostituirlo. Dando per scontato il rinnovo di Vettel, prima guida incontrastata in Ferrari, si cerca quindi un secondo pilota capace di fare punti e aiutare il tedesco. Carlos Sainz, uno dei nomi che gira in orbita Ferrari, si accontenterebbe di fare la seconda guida di Vettel? I dubbi onestamente sono tanti a riguardo, così come per Perez, forse pronto al grande salto, ma l’esperienza con Button in McLaren non è stata certamente positiva, seppur vecchia di quattro anni ormai.
Romain Grosjean è un altro profilo in orbita Ferrari da qualche stagione, ma non siamo propriamente convinti che possa fare meglio di questo Raikkonen. Poi ci sono le opzioni meno probabili, come Rosberg, ormai pensionato (al momento) o un rookie come Giovinazzi o Leclerc, certamente proiettati su altri obiettivi nel breve periodo (coppia in Haas l’anno prossimo?), per non sprecare tempo parlando di Alonso: assolutamente impossibile. A questo punto l’attenzione si sposta proprio su Raikkonen. Il malcontento del pilota dopo Monaco può essere visto in due modi: rabbia per non aver vinto oppure rabbia col team per non averlo agevolato nella vittoria. In entrambi i casi questo sembra averlo motivato nei primi due giorni di prove a Montreal, salvo poi andare male in gara a cominciare dalla partenza.
È evidente che Raikkonen al momento sia considerato come seconda guida, per tanti motivi, iniziando dallo stipendio percepito dai due piloti fino ad arrivare al rendimento in gara. Vettel è stato perfetto fino all’errore di valutazione con l’ala danneggiata a Montreal, Kimi ha avuto dei passaggi a vuoto che non gli hanno permesso di essere più vicino al team mate. Quindi, Raikkonen sarebbe disposto a fare da secondo per un’altra stagione? Fermo restando che chi scrive nutre una simpatia smisurata verso il Santo Bevitore, sperando di poterlo finalmente rivedere in alto sul podio (ci ho sperato tanto a Montecarlo). Kimi certamente sarebbe il profilo perfetto per la Ferrari anche nel 2018, dubbi a riguardo, chi scrive, ne ha davvero pochi. Non ci resta che aspettare e vedere se per l’ennesima volta il finnico farà rimanere male tutti coloro che da anni gliene dicono di tutti i colori, senza dare però una valida e soprattutto reale alternativa.
Saluti.
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