La Ferrari torna da SPA con in tasca la prima vittoria stagionale e la consapevolezza che vincere è possibile e, soprattutto, questa SF90 riesce ad essere imprendibile nei tracciati giusti.
Dopo un weekend dominato da Leclerc praticamente dal venerdì pomeriggio, in casa Ferrari è arrivata la tanto agognata vittoria. Ad oliare tutti gli ingranaggi per far arrivare la SF90 #16 al traguardo per prima, ci ha pensato un Sebastian Vettel in versione ‘scudiero’.
Leclerc: la prima triste vittoria
Che Leclerc sia praticamente un cyborg una volta abbassata la visiera, non lo scopriamo di certo adesso.
Già il monegasco dimostrò la sua freddezza due anni fa quando, a pochi giorni dalla scomparsa del padre, arrivò a Baku e conquistò pole position, vittoria in Gara 1 e secondo posto in Gara 2.
E anche nella domenica di SPA è stato chiamato a fare lo stesso dopo la scomparsa dell’amico Anthoine Hubert.
Dopo la pole position conquistata al sabato, Leclerc è stato un martello in gara, rimanendo in testa dall’inizio alla fine, cedendo il passo a Sebastian Vettel solo in occasione del pit stop. Una volta invertite le posizioni tra i due piloti Ferrari, Leclerc ha iniziato nuovamente a mantenere un ritmo impressionante, allontanandosi dal compagno di squadra e dal resto degli inseguitori.
Solo nel finale è stato costretto ad un superlavoro per gestire i suoi pneumatici usurati ed il rientro pericolosissimo di Hamilton. Alla fine, però, la vittoria è arrivata e Leclerc ha dimostrato una volta in più di essere un pilota di inestimabile valore tecnico e psicologico.
Al termine della gara, Charles Leclerc ha dichiarato: “Non riesco a godermi pienamente la vittoria dopo quanto accaduto ieri (l’incidente di Hubert, ndr). Con Anthoine abbiamo iniziato assieme il karting nel 2005 e c’erano anche Gasly e Ocon. Sono però contento di avergli dedicato la vittoria. È stata una vittoria di squadra e senza Seb sarebbe stato difficile, se non impossibile, conquistare questo risultato. Lo ringrazio per il suo lavoro. Siamo ottimisti e andiamo a Monza per fare bene. La velocità a Monza conta, e questo è un nostro punto forte”
Vettel: Il capitano che sa fare il gregario
A differenza di Leclerc, Vettel non ha avuto a SPA uno dei suoi weekend migliori. Dopo l’ottimo lavoro fatto al venerdì e al sabato, la sua gara non è stata all’altezza delle aspettative. La sua gara inizia con un’ottima partenza ed un gran duello con Hamilton stravinto con un deciso attacco al Kemmel, ma Vettel non ha avuto lo stesso passo di Leclerc per cercare la vittoria.
Dopo 15 giri, l’eccessivo degrado delle sue gomme Soft lo ha costretto ad effettuare la prima sosta ai box, mossa che rivelerà vincente qualche giro più tardi.
Presa la leadership provvisoria durante il valzer dei pit stop, il tedesco ha ricevuto l’ordine dal muretto Ferrari di lasciar passare Leclerc, notevolmente più veloce del tedesco. A quel punto, Seb ha avuto la forza di mettere da parte ogni ambizione personale ed è stato completamente a disposizione della squadra. Il suo compito è stato quello di difendersi duramente su Hamilton, permettendo a Leclerc di recuperare tempo prezioso proprio sul campione della Mercedes.
Dopo aver perso la posizione nei confronti di Hamilton, Vettel è stato richiamato ai box per una seconda sosta, risultando l’unico top driver a fare una strategia a due soste.
Tornato in pista in quarta posizione, alle spalle di Bottas, il suo obiettivo è stato quello di siglare il miglior tempo di gara, obiettivo centrato al giro 36.
Al termine della gara, Sebastian Vettel ha dichiarato: “Non è stata una giornata facile per me ma è stata grandiosa per il team. Non sono riuscito a gestire le gomme come volevo, e il degrado mi ha costretto a pittare molto presto. Dopo qualche giro con gomme medie ci è stato chiaro che non avremmo potuto terminare la gara con quel treno di gomme, quindi mi è stato chiesto di far passare Charles e di rallentare Hamilton, facendo guadagnare tempo a Leclerc. Ora andremo a Monza e dovrebbe essere una pista per noi favorevole”
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