AGGIORNAMENTO: RESPINTO IL DOPPIO RECLAMO MERCEDES CONTRO LA MANOVRA DI MAX IN SAFETY CAR E LA CLASSIFICA FINALE DELLA GARA. CONFERMATI I RISULTATI FINALI E IL TITOLO DI VERSTAPPEN (MERCEDES HA COMUNQUE TEMPO FINO A GIOVEDÌ PER PRESENTARE RECLAMO AL TAS).
“I’m just speechless. Absolutely speechless”. Si riassumono in queste parole di Bono (ingegnere Hamilton) un GP Abu Dhabi che passerà alla storia per una gara piena di tensione ed episodi e con un colpo di scena che nemmeno il miglior sceneggiatore di Hollywood avrebbe potuto scrivere. Max Verstappen trionfa all’ultimo giro dopo un finale imprevedibile, con una Safety Car uscita negli ultimi giri che ha cambiato tutto le carte in tavola e che è rientrata per un ultimo giro da cardiopalma.
Ma andiamo con ordine: alla partenza ci sono subito le prime polemiche con Verstappen che, dopo aver perso la prima posizione su Hamilton, allunga molto la staccata in curva 6, sfiora il contatto e il pilota Mercedes va a tagliare la curva successiva. La direzione gara dice che non c’è bisogno di investigazione e i box Red Bull contestano il vantaggio che il pilota inglese avrebbe preso, ma la gara si mette in salita per Max che, con le gomme soft, va in crisi.
Alla prima sosta entrambi i contendenti per il titolo mettono la Hard e, come da previsione, Hamilton e la Mercedes vanno meglio. Ma tra il giro 20 e 21, Sergio Perez (lasciato fuori) fa il perfetto lavoro da scudiero e blocca Lewis facendogli perdere moltissimi secondi. Ma nemmeno questo blocca il pilota inglese che continua a macinare secondi su secondi. Al giro 37, dopo una VSC per il ritiro di Antonio Giovinazzi (problema cambio sulla sua Alfa Romeo), Verstappen prova a montare una Hard nuova e fare una rimonta alla “GP Francia”, ma il pilota Mercedes gestisce benissimo le gomme.
All’improvviso, però, Nicholas Latifi va a sbattere al giro 54 e costringe la Safety Car ad uscire. I box Mercedes non reagiscono in tempo, quelli Red Bull si e mettono a Max un set di gomme soft nuove. L’attesa si fa pesante fino al penultimo giro, quando Masi lascia alle auto doppiate il permesso di sdoppiarsi e fa rientrare la SC Aston Martin per un ultimo giro da cardiopalma. E lì, Verstappen riesce a sorpassare Hamilton grazie alle gomme nuove e a diventare campione del mondo per la prima volta della storia!
Lewis Hamilton ne esce distrutto da questo finale, chiudendo al secondo posto e abdicando alla corona dopo 4 anni da campione. Grande gesto di fair-play dopo la bandiera a scacchi nell’andare a congratularsi con il suo rivale, mentre la Mercedes si “accontenta” dell’ottavo titolo costruttori consecutivo grazie anche al secondo ritiro consecutivo di Sergio Perez (problema meccanico) che mette in ombra la gara anonima di Valtteri Bottas, sesto al suo ultimo week-end da pilota Mercedes.
I problemi delle seconde guide favoriscono un super Carlos Sainz che chiude il primo anno alla Ferrari con un altro podio e il quinto posto nel mondiale piloti, suo miglior piazzamento in carriera. La Scuderia di Maranello, che si assicura definitivamente anche il terzo posto nel mondiale costruttori, piazza anche Charles Leclerc a punti, in decima posizione. In top 5 ci vanno anche la Alpha Tauri che chiudono l’anno con una prestazione super con Yuki Tsunoda 4° (miglior piazzamento di carriera) e Pierre Gasly 5° in rimonta.
Settimo Lando Norris che per una foratura sulla sua McLaren dice addio alla possibilità di finire al quinto posto nel campionato piloti. A seguire Fernando Alonso ed Esteban Ocon tagliano il traguardo in ottava e nona posizione per assicurarsi il quinto posto costruttori della Alpine. Fuori gioco per problemi meccanici anche George Russell e Kimi Raikkonen, con il finlandese che chiude la sua carriera nel modo più sfortunato possibile. Comunque, nei fuochi d’artificio di Abu Dhabi, c’è anche il momento per dire: Kiitos Kimi.
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