Il tutt’altro che incoraggiante scenario meteorologico di sabato ha conferito, ad una sessione tradizionalmente pacata e votata ai long run come è la FP2, un inaspettato pizzico di verve da time attack. Tutti – o quasi – i team dello schieramento hanno tentato uno o più giri a piena potenza, in ottemperanza al regolamento che vede la seconda sessione di prove libere come sostituto naturale delle qualifiche, ma ancor prima delle FP3, pronosticate anch’esse bagnate, bagnatissime.
Su di motore, giù col pedale (quello del freno lungo, a suo dire), Max Verstappen stampa il crono di riferimento in 1:03.660. A corroborare la riscossa dell’olandese, e parimenti quella di Red Bull, occorre sottolineare l’eccellente passo gara mostrato con gomme medie, costantemente sul 9 bassissimo: uno dei migliori – se non il migliore – mostrati fino ad ora. Alla festa in lattina Albon per ora rimane un po’ in disparte, facendosi notare per qualche escursione nella ghiaia, per così dire congiunta del thailandese dopo il contatto con Hamilton di domenica scorsa.
Pregevole, ancora una volta, la prestazione dei due Racing Point, con Stroll che finalmente aggancia a livello di rank, ma non di distacco (3 decimi), un’impressionante Perez, fulmine con le soft, discreto con le medie. Da segnalare un calo sul finale delle coperture gialle per entrambi gli uomini in rosa. E Mercedes? Gioca a nascondino, perlomeno con Hamilton. L’inglese però sembra faticare non poco col bilanciamento della vettura, risultando molto meno dominante rispetto a settimana scorsa (6° a 6 decimi), a discapito di un Bottas che artiglia la prima fila virtuale, e sfodera un passo interessante con le gomme rosse (8 alto).
Se le prime posizioni corrono tutte sul binario dell’alea, per un motivo o per l’altro, in Ferrari si è prossimi all’obiettivo costanza. Il passo mostrato dai due in rosso, con gomme medie, è regolare e soprattutto più rapido rispetto alla più stretta concorrenza. Migliorata la velocità in curva, leggermente quella in rettilineo, in deficit, ancora, quella sul giro secco. Buona la prestazione del duo McLaren, così come quella di Alpha Tauri (soprattutto sul passo gara), di Ocon (Ricciardo purtroppo out in un violento incidente) e dei due Alfa, che salutano per il momento una Haas davvero troppo lenta.
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