La F1 Commission si è riunita oggi e, come si prevedeva, ha ratificato ad unanimità il congelamento dello sviluppo delle Power Unit a partire dalla stagione 2022. Questa decisione da il via libera l’accordo fra la Red Bull e la Honda per l’acquisto della proprietà intellettuale dei motori nipponici.
Si è discusso anche della futura generazione di Power Unit e, pur essendo ancora lontani dalla definizione dell’architettura dei nuovi propulsori, si sono fissate alcune linee guida. Innanzitutto la nuova generazione avrà il suo esordio nel 2025, invece che nel 2026.
Sono state inoltre avviate le discussioni tra i motoristi (attuali e che potrebbero entrare in futuro) e i produttori di carburante per la creazione di nuovi motori che abbiano come obiettivo principale l’abbattimento dei costi e l’utilizzo di carburanti eco-sostenibili.
La Formula 1 si pone così l’obiettivo di raggiungere la neutralità delle emissioni di CO2 entro il 2030, continuando a spingere sullo sviluppo di motori ibridi più economici che possano attrarre nuovi costruttori nel campionato.
All’ordine del giorno vi era anche la discussione sulla proposta di introdurre una Sprint Race al posto delle qualifiche in tre appuntamenti del prossimo calendario (Canada, Italia e Brasile). Su questo punto i Team hanno chiesto alla FIA maggiori dettagli prima di prendere una decisione, che dovrebbe arrivare comunque prima del via del campionato.
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