F2 a Budapest | Sprint Race: bivio strategie, vince Verschoor

Finalmente una gioia per il nativo di Benschop

La prima corsa del campionato FIA F2 a Budapest, nono appuntamento della stagione 2024, ci ha regalato una situazione alquanto originale: alla partenza, la griglia era nei fatti spaccata a metà, tra chi aveva optato per una Sprint con pneumatici soffici e chi aveva adottato la canonica tattica delle dure. Dei dodici piloti sulla mescola più morbida, tre di essi hanno terminato nei punti; appare quindi chiaro stabilire chi abbia scelto la tattica migliore.

Richard Verschoor (Trident), partito dalla pole position, ha subito il sorpasso di Andrea Kimi Antonelli (Prema) dopo una dura lotta nel corso del quarto giro, con l’italiano che montava gomme morbide in precedenza abile nel sopravanzare Kush Maini (Virtuosi) in curva 2. E però il distacco tra i due, da che era pari a due secondi e mezzo, è andato a scendere progressivamente, fino a quando l’ennesimo bloccaggio del pilota scuola Mercedes ha spalancato la via del successo a Verschoor.

Per il ventitreenne dei Paesi Bassi si è trattato del quarto successo nella sua lunga storia con la serie. È una vittoria voluta, che nel 2024 gli era sfuggita per colpe non sue sia in Arabia Saudita (squalificato dopo aver tagliato il traguardo da vincitore) che a Monte Carlo. Il team Trident ha conquistato il secondo successo stagionale, dopo aver alzato la coppa del vincitore grazie a Roman Staněk nella prima corsa di Melbourne.

Alle spalle del campione della F4 spagnola 2016, nonché del Gran Premio di Macao (tre anni dopo), Kush Maini (Virtuosi) ha ottenuto il suo quinto podio stagionale: anche per l’indiano, partito con coperture dure, è stata questione di pazienza. Terza posizione per uno straordinario Victor Martins (ART). Straordinario non per il piazzamento, ma perché ha gestito le morbide come nessuno. 

In quarta posizione ha tagliato il traguardo il capoclassifica Isack Hadjar, che partito con le dure ha rimontato dal settimo posto del primo giro, superando un Gabriel Bortoleto (Virtuosi) in grossa difficoltà con le morbide, Kimi Antonelli, Dennis Hauger (MP Motorsport) ed Enzo Fittipaldi (Van Amersfoort), costretto con Bortoleto, Antonelli ed altri piloti a fermarsi ai box.

Quinto Hauger, secondo dei piloti con le morbide. Una gara accorta da parte del norvegese, figlia della esperienza racimolata nei due anni e mezzo di militanza nella categoria, dopo aver vinto il FIA Formula 3 nel 2021. L’altro “eroe” ad aver concluso la corsa nei punti con le morbide è stato Taylor Barnard (PHM), che da rookie ha dimostrato tutto il suo talento superando, tra gli altri, Oliver Bearman (Prema), con il pilota della Haas 2025 che adottava la medesima strategia.

Ancora punti per Franco Colapinto (MP Motorsport), sesto appena dietro il compagno di squadra. Per l’argentino si tratta del decimo piazzamento in zona punti su diciassette corse. Zona punti che, oltre a Barnard, ottavo, è stata conquistata da Paul Aron (Hitech), grazie a una corsa condotta con testa e giudizio: come piace a lui.

Infine, da sottolineare come la gara abbia subito perso uno dei potenziali protagonisti. Dalla terza casella di partenza, Zane Maloney (Rodin) aveva tutte le carte in regola per sfidare Verschoor e Maini, anche perché partiva con le dure, ma avendo stallato nel giro di formazione è stato costretto a partire dalla pit lane, terminando quattordicesimo dietro il compagno Ritomo Miyata.

Da: https://www.italiaracing.net/

Immagine in evidenza: © @Formula2 X profile

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Autore

Davide Attanasio
Ragazzo di venti anni che prova a scrivere di macchine, che girando a velocità folli per tutto il mondo fanno battere il cuore e vibrare l'anima

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