Turno libero interlocutorio quello del FIA F2 sul circuito di Monza, per il round numero undici (di quattordici) della stagione. Zane Maloney (Rodin) ha fermato i cronometri sull’1’32″385, dimostrando quello che si era verificato nella sessione libera del FIA F3: il tracciato, dotato di asfalto e cordoli nuovi tra le altre cose, è più veloce della sua versione precedente, e deve essere ancora interpretato a dovere per estrarre il massimo potenziale. La prima sessione di Oliver Goethe (MP Motorsport) nella categoria, in sostituzione di un Franco Colapinto approdato in Formula 1 nel team Williams, è stata condizionata da un problema nell’avviamento della sua vettura, ferma in uscita dai box prima di essere riavviata dai meccanici della squadra dei Paesi Bassi.
Questo ha causato dei problemi anche ad Andrea Kimi Antonelli (Prema), prossimo al debutto ufficiale in F1 nella prima sessione di libere con la Mercedes: anche la sua Dallara motorizzata Mecachrome si è spenta, e come per Goethe è stato necessario l’intervento dei meccanici per farla ripartire. Il fine settimana italiano ha segnato il debutto nella serie per Niels Koolen (AIX), che sostituirà Taylor Barnard – ufficialmente pilota McLaren per la prossima stagione di Formula E – almeno in questa e nella prossima tappa. Koolen, olandese di ventitré anni, è figlio di Kees Koolen, pilota nei rally raid e un tempo CEO di Booking.com, una delle più note agenzie di viaggio online. Oggigiorno, Koolen padre è il presidente della Koolen Industries, grande compagnia nell’accezione di conglomerato che si occupa di energia pulita. Niels vanta esperienze nei campionati di F4 spagnolo e italiano, nei Regional Middle East e by Alpine, nell’Eurocup-3, in Indy NXT e anche nell’endurance.
Alle spalle di Maloney, a ogni modo, si è classificato Gabriel Bortoleto (Virtuosi), nuovo primo inseguitore di Isack Hadjar (Campos) e più o meno recentemente accostato a un posto da titolare nel team Sauber per la prossima stagione, con Zak O’Sullivan terzo e il compagno del barbadiano Ritomo Miyata in una promettente quarta posizione. Oliver Bearman (Prema), che a seguito di infrazioni sarà penalizzato nella griglia di gara 1 come il compagno Antonelli, ha concluso quinto. Il già menzionato Hadjar ha concluso il suo turno al nono posto, davanti a un Paul Aron (Hitech) precipitato a quarantuno punti dal franco-algerino scuola Red Bull dopo il weekend poco fortunato di Spa. Sessione ancora una volta problematica per Roman Staněk (Trident), mai sceso in pista prima di fermarsi ancora una volta per problemi tecnici a due minuti dal termine, con la bandiera rossa a suggellare la fine dell’attività.
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