F2 Feature Race Arabia Saudita: Felipe Drugovich vince e si porta in testa alla classifica

Di gare senza Safety Car a Jeddah tra F1 e F2 in questi due anni non ne avevamo ancora viste e la Formula 2 stabilisce in questo un piccolo record: la gara scorre infatti senza particolari imprevisti in pista e i pochi ritiri che avvengono non causano l’intervento della Mercedes rossa che in questo circuito svolge il ruolo di Safety Car.

Partenza che scorre via senza problemi, con Drugovich che mantiene la prima posizione seguito da Verschoor, mentre nel gruppone si mette in mostra Hauger con un’ottima partenza che lo fa passare da decimo a ottavo, nonostante le gomme dure, e Theo Pourchaire che risale bene dalla penultima casella fino alla tredicesima posizione al terzo giro. La prima fase di gara scorre senza particolari emozioni, con tutti i piloti che cercano di fare il loro ritmo e gli unici sorpassi che si vedono sono quelli ai danni di Boschung in difficoltà con il passo gara e che prende anche 5 secondi di penalità per aver tagliato la prima chicane durante un duello con Iwasa. Al sesto giro, quando inizia il valzer dei pit stop inaugurato da Daruvala, la situazione in testa alla corsa vede Drugovich e Verschoor vicini e staccati di 2.4 secondi da Lawson che a sua volta ha 3 secondi su Armstrong. Nel settimo giro, oltre ai pit di Boschung e Hughes abbiamo il primo colpo di scena: Theo Pourchaire si ritira per un problema alla trasmissione e chiude quindi il week end di Jeddah con tanti problemi alla sua vettura e nessun punto. Successivamente abbiamo all’ottavo giro i pit di Drugovich e Armstrong, al nono passaggio pit per Verschoor, Iwasa, Vips e Lawson, a cui però viene fissata male l’anteriore sinistra ed è quindi costretto a fermarsi nella pit lane e a ritirarsi. Al decimo giro infine ci sono gli ultimi pit stop di quelli che montavano gomma morbida che sono Nissany e Williams.

In questa fase, in cui intanto Daruvala e Hughes passano Iwasa, non fortissimo sul passo gara quest’oggi, la classifica vede al quindicesimo giro Hauger, davanti a Novalak, Doohan, Sargeant e Caldwell, che devono ancora tutti fermarsi, mentre Drugovich in sesta posizione comanda il gruppo di quelli che hanno già pittato stando davanti a Verschoor, Armstrong, Daruvala e Hughes. Novalak pitta dopo un bel duello con Doohan al giro diciassette, uscendo però quindicesimo e non riuscendo più a trovare un ritmo convincente con gomma soft. Hauger e Doohan, gli unici che potevano ambire ai punti fra quelli partiti con la gomma dura, tirano lunghissimo lo stint con gomma dura, fermandosi solamente rispettivamente al giro 22 e 23, cosa che non gli permetterà di sfruttare le gomme soft nel finale e rimarranno nelle stesse posizioni in cui sono usciti. Per quanto riguarda gli altri piloti non vi è nulla di particolare da segnalare se non il sorpasso di Daruvala a danni di Armstrong per la terza posizione al giro 18.

La classifica finale vede quindi Felipe Drugovich portare la MP Motorsport sul gradino più alto del podio e in testa alla classifica piloti, seguito da Verschoor e Daruvala. Quarta posizione per Hughes, che nel finale passa Armstrong in crisi con le gomme, ma che tiene comunque la quinta posizione davanti ad un furioso Hauger per la strategia non proprio ottimale. Settima posizione per Iwasa, un po’ deludente sul passo gara, che precede il compagno in Dams Nissany, Doohan, che si porta a casa il giro veloce e Vips, che chiude in decima posizione la zona punti. Per il resto manca da segnalare il ritiro all’ultimo giro di Vesti, che si gira da solo e fa spegnere la macchina, e il rovinoso declino di Boschung, che come purtroppo spesso gli accade, dopo ottime libere e qualifiche, manca in gara di passo e chiude in fondo al gruppo.

Appuntamento alla prossima gara a Imola, che si preannuncia molto battagliata, con Drugovich che vorrà difendere la leadership, Pourchaire e Lawson affamati di riscatto e un Hauger che sembra iniziare a trovare il giusto ritmo.

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