F2, Feature Race in Bahrain | MaloneyMania

En plein per il barbadiano della Rodin Motorsport

Zane Maloney, conosciuto come the boy from Barbados (il ragazzo delle Barbados) colpisce ancora, e fa doppietta: dopo la Sprint di ieri arriva anche la Feature per il caraibico della Rodin Motorsport (ex Carlin, storica scuderia inglese nelle categorie propedeutiche). Partito terzo con gomme morbide, ha bruciato la prima fila composta da Bortoleto e Hadjar, che montavano dure, e si è issato al comando con autorità. Dietro il barbadiano, il brasiliano dell’academy McLaren, nonché campione in carica della F3, ha colpito il francese del team Campos portandolo al testacoda e costringendo i commissari a far uscire la Safety Car. Tutti sono riusciti a schivarlo meno che Fittipaldi, che l’ha centrato in pieno provocando il ritiro di entrambi.

Bortoleto ha, di conseguenza, ricevuto dieci secondi di penalità, e al termine del primo giro la situazione dei primi dieci vedeva Maloney comandare davanti a O’Sullivan, Hauger, lo stesso Bortoleto, Martí, Aron, Crawford, Miyata, Colapinto e Verschoor.

Nel quinto giro la corsa riparte, e il rookie spagnolo Pepe Martí, sfruttando il vantaggio di mescola, ha subito messo le cose in chiaro sorpassando Bortoleto e il campione F3 2021 Dennis Hauger per il podio, prima di sopravanzare Zak O’Sullivan per la seconda posizione due tornate dopo. Nelle retrovie, intanto, Correa è costretto al ritiro.

Maloney imprime un ritmo insostenibile per tutti, accumulando circa quattro secondi su Martì e sette su O’Sullivan. Nel mentre, Bortoleto e Hauger si scambiano per due volte posizione tra l’ottavo e il nono giro, con il sudamericano al quinto posto dopo dieci tornate.

Le danze dei pit stop si aprono proprio al giro dieci, con Victor Martins, secondo nel campionato dell’anno scorso, che sostituisce le dure per montare un treno di morbide. Due giri dopo lo segue Barnard, ma una delle ruote non è ben fissata e sarà costretto a una nuova sosta poco dopo.

Nel quattordicesimo giro, Bearman – partito dalla pit lane – Cordeel e Stanek si fermano per passare dalle dure alle morbide, e prima di imboccare la corsia il britannico della Ferrari Driver Academy e il belga del team Hitech vanno al contatto riuscendo comunque a entrare ai box. Se a Bearman, pochi giri dopo, si staccherà la paratia esterna dell’ala anteriore, andando a compromettere definitivamente la sua corsa, Cordeel sarà costretto a ritirarsi per i danni riportati alla fiancata. L’episodio sarà investigato dopo la gara.

Nel quindicesimo giro anche O’Sullivan, Hauger, Durksen e Aron si fermano per sostituire gli pneumatici (da gomma dura a gomma morbida), mentre Verschoor, lo stesso Aron e Rafael Villagómez, che si fermerà al giro sedici, vengono penalizzati di cinque secondi per aver superato il limite di velocità all’ingresso della pit lane.

Al sedicesimo giro si fermano anche Miyata (da morbide a dure) e Crawford, con quest’ultimo – neo membro dell’academy Aston Martin – che a causa di problemi nel corso della sosta terminerà mestamente una Feature che fino a quel momento era stata positiva.

Proseguono la girandola di pit Colapinto, Antonelli, il leader Maloney, Martí e Bortoleto, che sconta la sua penalità di dieci secondi. Colapinto, Antonelli e Bortoleto sostituiscono le dure per delle morbide, mentre Maloney, che partiva con le dure, è costretto a fare la scelta opposta. L’unico a non essersi ancora fermato dunque è Kush Maini, che ricordiamo è stato squalificato al termine della qualifica dopo (per un’irregolarità tecnica) aver fatto registrare il miglior tempo.

La pazienza dell’indiano – che ha scelto gomme dure per questo lungo stint – verrà premiata perché, grazie al ritiro di Victor Martins per problemi di affidabilità, la Safety Car fa il suo secondo ingresso in pista al diciannovesimo giro, e Maini potrà quindi fermarsi, montando delle morbide, guadagnando tempo prezioso rispetto ai suoi più diretti rivali.

Al ventesimo giro la situazione è dunque la seguente: Maloney, O’Sullivan, Martí, Hauger, Verschoor, Aron, Miyata, Colapinto, Bearman, Antonelli, Maini, Bortoleto, Durksen, Villagómez, Stanek e Taylor Barnard a chiudere il drappello. La SC dà il via libera ai piloti nel 22° giro, e Ritomo Miyata, complice una mescola più dura, perde quattro posti ai danni di Colapinto, il duo Prema Bearman-Antonelli (con l’italiano che scavalcherà il teammate che continuerà poi a perdere terreno a causa di quel danno sopra menzionato) e dalla Invicta Racing di Kush Maini.

Al giro 25 Aron supera Hauger per la quarta piazza, mentre Verschoor perde due posti sulla coppia Invicta Maini-Bortoleto. Un giro dopo gli stessi, appena menzionati, sverniciano la lenta Prema di Antonelli per la settima e ottava piazza, facendo retrocedere il bolognese in nona. Ritomo Miyata, intanto, si rifà sotto sorpassando un Verschoor in crisi per la zona punti.

Al giro 27 Martì ha la meglio su O’Sullivan per la seconda piazza, mentre Verschoor continua a perdere posizioni. Lo stesso O’Sullivan perderà il podio ai danni di Aron, che riuscirà a scavare un solco superiore ai cinque secondi (a causa della penalità sopra menzionata) e conquistare il primo podio della sua, appena iniziata, carriera in F2.

La gara, al giro 32, si conclude quindi con Maloney vittorioso, seguito sul secondo gradino da un ottimo Martí (doppio podio da rookie), poi un altrettanto ottimo Aron, con O’Sullivan quarto, davanti di un’ incollatura a un Bortoleto di rimonta, tutti a rappresentare una folta scuola di debuttanti che si stanno facendo vedere con convinzione sin dalle prime battute di questo campionato. Sesto, proseguendo la sfilza di rookie, Colapinto, che ha vinto la battaglia in casa MP con Hauger (autore del giro veloce che gli vale un punto), ottavo al traguardo e preceduto da Maini. Nono Ritomo Miyata e decimo Andrea Kimi Antonelli, che porta a casa il primo punto per Prema e – ovviamente – per il bolognese stesso.

Fuori dai punti Durksen, protagonista a ogni modo di un buon debutto, Villagómez, la coppia Trident Stanek-Verschoor, Ollie Bearman e Taylor Barnard. Ritirati Victor Martins, non il miglior inizio per il francese, Jack Crawford, Amaury Cordeel, Juan Manuel Correa, Isack Hadjar ed Enzo Fittipaldi.

La Formula 2 sarà di nuovo in pista settimana prossima sul Jeddah Corniche Circuit.

Immagine in evidenza: © @Formula2 X profile

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Autore

Davide Attanasio
Ragazzo di venti anni che prova a scrivere di macchine, che girando a velocità folli per tutto il mondo fanno battere il cuore e vibrare l'anima

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