Una gara che non ha lasciato respiro, se non durante le due sessioni di Safety Car e quella di Virtual Safety Car. La gara è stata molto tirata e combattuta e, alla fine, a prevalere è stato Piastri.
Il campione della F3 non si è assolutamente risparmiato in questa seconda manche del Gran Premio del Bahrein. Partito sesto, Oscar ha sempre spinto al massimo, sfruttando al meglio la ripartenza dopo la seconda Safety Car. L’australiano ha battagliato alla grande fino all’inizio dell’ultimo giro, quando è riuscito a superare il cinese Zhou.
Secondo il cinese Guanyu Zhou. Dopo aver controllato la gara per molto tempo grazie ad una partenza fulminea ottenuta grazie alle sue gomme morbide, Zhou non è riuscito a resistere agli attacchi di Piastri e ha dovuto cedere il passo. In battaglia con loro anche Lundgaard, secondo in pista ma nono in classifica a causa di una penalità di 10 secondi comminatagli dai commissari.
Questa penalità aiuta Nannini a conquistare i suoi primi punti in classifica.
Sale quindi sul podio l’indiano Daruvala con la Carlin.
Quarto tempo per Richard Verschoor, seguito da uno scoppiettante Theo Purchaire e da David Beckmann.
Settimo tempo per Marino Sato, seguito dal sopracitato Matteno Nannini.
Per Lundgaard rimane un piccolo giallo: il danese aveva scontato la penalità durante il pit stop, ma le penalità vengono ufficialmente comminate solo dopo la bandiera a scacchi. Il danese ha quindi scontato la penalità due volte. Ma la sua penalità è arrivata dopo uno dei tanti contatti di gara.
Già dal primo giro, dopo una partenza aggressiva da parte di praticamente tutti i piloti, c’è il primo contatto: alla prima curva, Robert Shwartzman e Dan Ticktum, si toccano e vanno entrambi out. Il russo ha cercato di forzare un sorpasso, ma ha speronato Ticktum. Dopo appena qualche centinaio di metri, arriva la prima neutralizzazione, con la Safety Car che subito ricompatta il gruppo.
Al tredicesimo giro si ritira Zendeli, che già era passato dai box al sesto giro per sostituire gli pneumatici dopo una foratura.
Al giro 15 finisce invece la gara di Lawson, che aveva vinto la prima Sprint Race, dopo un contatto con Drugovich. Il diciannovenne neozelandese si gira, rimane in pista poco fuori traiettoria ma non riesce a ripartire.
Iscriviti al nostro Canale Telegram per ricevere tutti i nostri articoli sul tuo smartphone
Lascia un commento! on "F2, Piastri vince un’incredibile Sprint Race 2!"