Una gara non gara la Sprint di Formula 2 sul circuito dell’Albert Park. Due Safety Car, investigazioni che pendono e tanti incidenti, con una situazione di campionato che vede Hauger ridurre il distacco su Maloney, il quale per la prima volta non ottiene punti.
Isack Hadjar (Campos) ha trionfato davanti a un coriaceo Roman Staněk, al primo podio nella categoria: malgrado il pilota ceco non fosse un fulmine di guerra si è difeso egregiamente nei confronti di Kush Maini. L’indiano, che non è riuscito ad avere la meglio del pilota Trident, ha poi subito la beffa perdendo il podio al penultimo giro su Dennis Hauger, giunto al terzo podio consecutivo.
Alla partenza Hadjar, Martí e Bortoleto fanno patatrac, con il francese che stringe lo spagnolo che va a sua volta al contatto con il brasiliano. Fittipaldi, che partiva dalla pit lane, se li è ritrovati davanti: immaginiamo la sorpresa. Isack prende così la testa della corsa ai danni di Staněk, mentre nelle retrovie Martins è autore di una grande partenza.
L’azione riprende al settimo dei ventitré giri, e abbiamo subito un colpo di scena: Maloney, quarto, perde il posteriore e va largo: a seguito di ciò scivola in decima posizione. Per lui la gara sarà sostanzialmente una lunga passerella fino al traguardo.
Al decimo giro Antonelli e Verschoor vanno al contatto (non si capisce se Kimi perde il controllo da solo oppure viene prima toccato dall’olandese), Aron si trova Richard davanti e rompe l’ala anteriore. La vettura di sicurezza rientra in pista per la seconda volta, e finalmente al quindicesimo giro si riaprono le danze.
Joshua Dürksen si gira nel corso del 17° giro, Miyata e Martins superano Zak O’Sullivan per issarsi, rispettivamente, al sesto e al settimo posto, con il secondo classificato della F.3 2023 che perde l’ultimo posto buono per i punti ai danni di Oliver Bearman, che finalmente marca visita anche in F.2, togliendo quell’annoso quanto surreale zero dalla voce punti conquistati. Da segnalare, all’ultimo giro, un bellissimo sorpasso – per la decima piazza – di Crawford su Maloney: non varrà punti, ma Jack da ultimo è risalito fino alla top ten, e al netto delle sventure altrui non è niente male.
Le prime otto posizioni sono quindi: Hadjar (che ha fatto anche il giro più veloce), Staněk, Hauger, Maini, Colapinto, Miyata, Martins e Bearman.
Appuntamento con la Feature Race all’inusuale orario dell’1:35 (11:35 a Melbourne).
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