Si chiude il week end di gare in terra iberica con Drugovich che fa 2 su 2 e mostra un passo gara incredibile sia ieri che soprattutto oggi, allungando significativamente in testa alla classifica.
La gara parte con un ottimo spunto di Vesti che passa Vips per la seconda posizione con il pole man Doohan che mantiene la vetta. Nelle retrovie ottimi start per Lawson che nel primo giro guadagna ben sette posizioni e si porta in nona posizione, Boloukbasi e Drugovich, che si porta in settima posizione dalla decima che occupava all’inizio. Primo giro da dimenticare per Hauger e Caldwell, con il primo che tocca l’ala anteriore del secondo e costringe entrambi ad un pit per sostituire l’ala anteriore compromettendo quindi la gara ad entrambi (Hauger prenderà anche 5 secondi di penalità per questo contatto). Al quarto giro abbiamo il primo colpo di scena con Daruvala che si ferma in mezzo alla pista per problemi tecnici e Iwasa che lo schiva solo parzialmente danneggiando l’ala anteriore: la Safety car è inevitabile e resterà in pista fino alla fine del sesto giro.
Dal settimo giro inizia la parte strategica della gara con l’inizio del valzer dei pit stop per chi partiva con gomma morbida: i primi due sono Hughes e Vips, che patisce un problema con il fissaggio dell’anteriore sinistra che gli fa perdere tempo prezioso e rovina la sua gara. Nei giri seguenti si aggiungono anche Lawson all’ottavo, Sargeant e Pourchaire al nono, Vesti al decimo e Doohan e Williams all’undicesimo. Strategia differente invece per Drugovich, che, pur essendo partito con gomma morbida come gli altri, sceglie di restare fuori fino al diciassettesimo giro imprimendo un ottimo ritmo che gli permette di pittare e uscire in terza posizione virtuale a 5.3 secondi dal primo di coloro che avevano pittato, ossia Doohan. Per quanto riguarda quelli partiti con il compound più duro sono da segnalare Novalak, Fittipaldi e Armstrong che rientrano ai box tra il giro 23 e il 24. Nel frattempo Drugovich si era già sbarazzato nel corso del ventesimo giro di Vesti e si era messo a caccia di Doohan per la vetta della corsa. L’inseguimento non dura molto e al ventisettesimo giro il pilota brasiliano del team MP si prende la vetta passando Doohan e dedica gli ultimi giri a costruire un gap maggiore di 5 secondi, riuscendoci: dopo il pit Drugovich è stato infatti posto sotto indagine per un generico “pit stop infrangment” che verrà valutato nel post-gara.
Al traguardo i primi due hanno scavato un solco davvero incredibile, lasciando Vesti staccato di circa 17 secondi, ma che comunque può essere soddisfatto per il podio ottenuto. Quarta posizione per Sargeant, primo di coloro che non hanno subito la furiosa rimonta del trio che ha chiuso con gomma morbida composta da Novalak, Fittipaldi e Armstrong: questi tre piloti, pur essendo rientrati dopo il pit dalla quattordicesima posizione in giù, mettono in scena un grande finale fatto di sorpassi e ritmo indiavolato che li porta a risalire velocemente il gruppo. Ottava posizione per Theo Pourchaire, che dovrà sfruttare l’aria del principato per riportarsi sotto a Drugovich in classifica. Chiudono la zona punti Lawson, che dopo la super partenza si è un po’ plafonato e Nissany, che strappa l’ultimo punto disponibile.
Appuntamento ora alla prossima settimana con il GP più esclusivo dell’anno, a Montecarlo.
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