Davvero un finale con il botto per il primo week end della stagione di Formula 2, una gara emozionante, con molti colpi di scena, sorpassi, duelli ed errori.
Il primo colpo di scena avviene ancor prima dell’inizio della gara, quando nel giro di formazione la vettura di Hauger rimane piantata nella sua piazzola, costringendo così il pilota della Prema a partire dalla pit lane. Alla partenza i due piloti in prima fila, ossia Doohan e Pourchaire vengono bruciati da Vips e Boschung, che cambiano così fisionomia alla testa della corsa che alla fine del primo giro è così articolata: Vips, Boschung, Doohan, Pourchaire e in quinta posizione Lawson. Al secondo giro, Vesti finisce in testacoda e si ferma in mezzo alla pista, esce una prima volta la Safety Car; da notare che in questi primi due giri Iwasa è già passato da ventiduesimo a quattordicesimo. Dalla ripartenza fino al momento dei pit inizia il momento nero della gara di Boschung, che subisce nell’ordine i sorpassi di: Doohan, Pourchaire, Lawson, Armstrong, Williams e Iwasa. In questa prima metà di gara i principali protagonisti sono quei pochi piloti che sono partiti con il compound più morbido, tra cui sono da segnalare soprattutto Armstrong, Williams e Iwasa.
Al nono giro inizia la girandola dei pit stop, con Drugovich che apre le danze; in questo momento in testa alla gara c’è saldamente Vips con 4 secondi di vantaggio su Doohan che a sua volta ne ha 3 su Pourchaire e Armstrong. Al dodicesimo giro si fermano Boschung e Sargeant, che però ha dei problemi durante il pit, al tredicesimo giro Pourchaire, Lawson, Hauger e Vips, che però ha dei problemi con il fissaggio dell’anteriore sinistra e perde diverso tempo, rientrando a 11 secondi da Pourchaire e al quattordicesimo giro Doohan, che però rientrando in pista danneggia l’ala anteriore in un contatto con Pourchaire ed è costretto quindi ad una nuova sosta. Per vedere i primi pit dei principali piloti con gomma morbida dobbiamo aspettare il giro 15, con Armstrong e Verschoor che pittano, seguiti alla fine del diciottesimo giro da Iwasa, ultimo pilota a fermarsi.
Entriamo quindi nell’ultima fase della gara, che al giro 19 vede la seguente top 10: Pourchaire a guidare il gruppo, seguito da Drugovich, Lawson, Boschung, Vips, Armstrong, Williams, Nissany, Hauger e Iwasa. Al giro 20 si accende un acceso duello fra Nissany, Hauger e Iwasa, che alla fine vede il giapponese spuntarla sui primi due, con Hauger che si consola passando Nissany e portando avanti un’ottima rimonta, visto com’era partita la gara. Nei giri seguenti abbiamo anche i sorpassi di Lawson e Vips su Drugovich e il sorpasso di Iwasa su Williams. Nel ventisettesimo giro si crea però confusione a centro gruppo con un gruppetto molto combattivo di piloti, fra cui Nissany, Fittipaldi e Verschoor: sarà proprio il brasiliano a tamponare l’incolpevole vincitore della Sprint Race di ieri e a causare una nuova SC. Alcuni piloti tentano di rientrare ai box per tentare l’azzardo delle gomme morbide, tra cui Williams e Hauger: incredibilmente però ad entrambi viene fissata male l’anteriore sinistra e causano caos e anche in po’ di paura in pit lane visto che hanno entrambi poi perso la gomma appena ripartiti dalla piazzola di sosta. Fortunatamente però nessuno si è fatto male. A questo punto la gara viene anche fatta terminare un giro prima perchè viene sforato il tempo massimo e nonostante riesca comunque a fare un giro senza la Safety, l’ordine rimane invariato alla ripartenza. Abbiamo quindi Theo Pourchaire che si porta a casa il primo successo stagionale con ART, davanti a Lawson e Vips, che ha comunque mostrato un passo fenomenale e avrebbe davvero meritato la vittoria, peccato per il problema ai box. Quarta posizione per Boschung, autore di una buona seconda parte di gara, da rivedere il passo con le dure invece. Quinto Drugovich, che sfrutta benissimo la sosta molto anticipata, e chiude davanti a Sargeant e Nissany. Chiudono la zona punti Hughes e Doohan, che nonostante tutto, un punto se lo porta a casa. Ultimo appunto su Iwasa, che dopo tutta la rimonta fatta viene coinvolto probabilmente in un contatto alla ripartenza che gli preclude un piazzamento in top 10 e gli fa chiudere la gara in sedicesima posizione.
Appuntamento ora alla prossima settimana, con il week end in Arabia Saudita sul circuito di Jeddah.
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