Semplicemente perfetto. Nella Feature Race di oggi Nyck De Vries doveva evitare i guai per chiudere i giochi riguardanti il titolo di Formula 2 e così è stato, con l’olandese della ART Grand Prix che vince la prima gara del weekend di Sochi e si laurea campione 2019, al suo terzo anno nella categoria.
Come detto all’inizio, De Vries in gara non ha sbagliato nulla partendo bene dalla pole position mantenendo il comando fino al sesto giro, quando ha subito il sorpasso di Luca Ghiotto che è partito con le gomme più dure rispetto alle gomme morbide con le quali De Vries ha iniziato la gara. Al giro successivo arriva il pit-stop per De Vries, che da lì in poi controlla la situazione alla perfezione tornando in testa a quattro giri dalla fine dopo il pit-stop di Ghiotto, leader della gara per la maggior parte di essa. De Vries torna in testa al 25° giro e da lì va ad involarsi verso la bandiera a scacchi, che sancisce la vittoria del titolo: quella di oggi è la quarta vittoria stagionale, accompagnata però da una costanza di risultati impressionante che gli hanno permesso di scavare un enorme vantaggio in classifica tra se e i suoi avversari. Festeggia anche la ART Grand Prix, che ha in De Vries il successore di George Russell, vincitore lo scorso anno del campionato cadetto proprio con la scuderia francese.
Giochi finiti per Nicholas Latifi, che non ne aveva per contrastare l’olandese e oggi deve accontentarsi di chiudere la gara in seconda posizione; dopo aver condotto il campionato a inizio stagione, Latifi può recriminare dei punti pesanti persi a Montecarlo, Red Bull Ring e soprattutto a Monza, il cui doppio zero è stato decisivo nella lotta per l’iride. Chiude sul podio Louis Deletraz, caparbio nel superare Luca Ghiotto all’ultimo giro, approfittando di una sua incertezza nell’attaccare Latifi per la seconda posizione sfruttando le gomme più morbide a sua disposizione; per Deletraz è il primo podio in carriera in una Feature Race, mentre per Ghiotto il quarto posto di oggi sa di rammarico perché il podio era veramente alla sua portata.
Molto più staccati gli altri, con Sergio Sette Camara che chiude al quinto posto davanti a Nobuharu Matsushita e Jack Aitken, rispettivamente in sesta e settima posizione. Buona prova per Nikita Mazepin, che nella gara di casa si regala un’ottava posizione che gli consentirà di partire in pole position nella Sprint Race di domani. Solo nono Callum Ilott, che nei primi giri ha accusato un crollo delle gomme morbide che gli sono costate diverse posizioni mentre Guan Yu Zhou completa la Top-10 dopo esser stato penalizzato di cinque secondi per non esser rientrato in pista come da regolamento dopo il lungo alla curva 2 al via; stessa infrazione e stessa penalità è stata comminata a Giuliano Alesi, che ha concluso la gara in 13° posizione. Esordio da dimenticare per il pilota di casa Matevos Isaakyan, 18° alle spalle di Raghunathan e doppiato. Mick Schumacher, invece, è stato costretto al ritiro al 20° giro per dei problemi al motore mentre viaggiava in quarta posizione e dopo un avvio di gara molto avvincente con le gomme dure; subito out anche l’altro pilota russo presente in griglia Artem Markelov, fuori già al primo giro.
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