F3 a Budapest | Feature Race: terzo sigillo di Tsolov

Fornaroli quarto, tutti i suoi avversari fuori dai punti

Un incidente occorso tra Matías Zagazeta (Jenzer) e Arvid Lindblad (Prema), a tre giri dal termine, ha messo definitivamente la parola fine a una corsa – la nona delle undici Feature Race del FIA F3 2024 – contraddistinta da pochi alti e tanti trenini. Nikola Tsolov (ART) ha superato il compagno Laurens van Hoepen al via. Il nativo dei Paesi Bassi, malgrado abbia invocato più volte alla radio il desiderio di voler superare, non è riuscito a farlo, e per motivi strategici e per ragioni legate al circuito ungherese, poco incline nell’offrire occasioni di scalare la classifica.

Si tratta del terzo successo per il nativo di Sofia, capitale della Bulgaria. Eccezion fatta per Lindblad – quattro – nessuno ne ha collezionati tanti. Con questo risultato Tsolov ha raggiunto quota 75 punti, issandosi all’ottavo posto della classifica piloti. Quarto podio per van Hoepen, primo in una Feature, che non si classificava tra i primi tre dalla Sprint Race di Monte Carlo. Terzo classificato Noel, anche lui giunto al primo podio in una Feature Race dopo che ne aveva ottenuti due nelle Sprint di Imola e Silverstone.

Avrebbe forse potuto raccogliere qualcosa di più Leonardo Fornaroli (Trident), ma la ragione ha prevalso sul cuore, e come biasimarlo. Considerando che Gabriele Minì (Prema), Luke Browning (Hitech) e il già menzionato Lindblad hanno concluso fuori dai punti, con il solo pilota dell’academy Williams ad averne racimolati tre nella Sprint Race di sabato, questi dodici pesano come un macigno per il piacentino, che con 109 lunghezze potrà guardare al penultimo appuntamento di Spa con fare bellicoso, essendo a soli dieci punti dal capoclassifica Minì. Quattro piloti in dieci punti: Minì 119, Browning 115, Lindblad 114, Fornaroli 112.

Quinto in classifica, e quinto nell’ordine di arrivo, Christian Mansell (ART) sta disputando una stagione da incorniciare. Alle sue spalle Santiago Ramos con la seconda delle Dallara del team Trident, superato dall’australiano in una delle poche mosse che ha riservato la corsa. Dietro i primi sei, il vuoto, nel vero senso del termine, almeno fino alla safety-car ricompattatrice. Il tappo Callum Voisin (Rodin) non è stato stappato da Nikita Bedrin (PHM), indi per cui il britannico si è assicurato il suo secondo weekend consecutivo interamente concluso nei punti, quando prima di Silverstone ne aveva messi a segno zero, mentre il vincitore di gara 1 si è potuto consolare con quattro punti.

Nona e decima posizione per Oliver Goethe (Campos) e Dino Beganovic (Prema), due piloti che sembrano essere ormai troppo lontani per puntare al titolo. Goethe si è contraddistinto in un paio di sorpassi molto belli quanto rischiosi, e a lui è andato il merito di aver reso la corsa un poco più pepata, mentre per Beganovic una gara più da gambero che da sparviero assaltatore. Infine, Tim Tramnitz (MP Motorsport) è stato costretto a partire dalla pit lane per essersi posizionato malamente sulla griglia di partenza. Per questo motivo è stato effettuato un secondo giro di formazione.

Immagine in evidenza: © @Formula3 X profile

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Autore

Davide Attanasio
Ragazzo di venti anni che prova a scrivere di macchine, che girando a velocità folli per tutto il mondo fanno battere il cuore e vibrare l'anima

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