La Formula 3 non delude mai, e ci fa restare svegli anche a mezzanotte. Alla fine è Dino Beganovic (Prema) a fare incetta di punti, dopo aver sorpassato Leonardo Fornaroli (polesitter) a dieci giri dal termine della corsa. Il piacentino può comunque essere soddisfatto, andandosene dall’Australia da secondo in classifica ma con gli stessi punti di Luke Browning, oggi quarto.
Terzo, tra Fornaroli e Browning, è il secondo italiano, Gabriele Minì, che ha resitituito il sorpasso di Luke nel corso della penultima tornata. I primi quattro hanno fatto gara a parte, con un vantaggio secolare (se parliamo di gare di macchine) sul quinto, l’ottimo Alex Wurz, che partiva quattordicesimo e ha strabiliato per coraggio e qualità (da evidenziare un sorpassone su van Hoepen nella velocissima curva nove). Per l’austriaco figlio d’arte sono i primi punti in F.3, non saranno gli ultimi. Sesto è Montoya – naturalmente figlio d’arte anche lui – che, partito quindicesimo, ha scalato la classifica a braccetto con il pilota della Jenzer.
Mari Boya è settimo, a conferma della crescita notevole dello spagnolo della Campos: il team fondato dal compianto Adrián ne piazza tre nei primi dieci, visto che Oliver Goethe, teoricamente il più blasonato dei tre piloti, è solo nono – superato all’ultimo da Bedrin sul quale pende però un’investigazione per una scorrettezza proprio ai danni di Ollie – ma pur sempre nei punti. Ultimo punticino per il pilota di casa Christian Mansell.
Fuori dai punti Lindblad, che era risalito bene fino alla sesta posizione per poi perdere smalto, probabilmente ha osato troppo nell’uso delle coperture Pirelli. Malgrado ciò un ottimo weekend per Arvid. Dodicesimo Meguetounif, autore di una pregevole rimonta in quello che è stato un appuntamento amaro, davanti a van Hoepen, Esterson, un Tramnitz veloce ma abbastanza pasticcione, Dunne, Zagazeta, Sztuka, un deludente Tsolov, Shields, Voisin, Dufek – che se l’è vista brutta andando in testacoda in uscita da curva 10, rischiando di colpire Wiśnicki, classificato proprio dietro Joshua, che è andato sull’erba – Stenshorne, vittima tra le altre cose di una foratura, così come Santiago Ramos, penultimo all’arrivo davanti a Noel León, che ha danneggiato l’ala anteriore proprio colpendo la gomma – poi forata – del connazionale.
Ritirati Inthraphuvasak (colpito da Tramnitz in partenza, con il tedesco che ha conseguentemente forato), Smith, Loake (protagonisti di una collisione che ha portato all’entrata dell’unica Safety Car della gara) e Sophia Floersch, anch’essa fuori dai giochi sin da subito. La F.3 tornerà in pista a metà maggio sull’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.
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