Dopo una gara praticamente dominata dalle Safety Car, i colpi di scena non sono finiti: dopo quasi 6 ore dal termine del GP, la Race Direction ha diramato il proprio verdetto sui piloti della MP Motorsport.
Dopo ore di verifiche e misurazioni, tutti e tre i piloti sono stati squalificati dalla gara per la violazione degli articoli 1.3 e 2.5 del regolamento tecnico.
La direzione di gara ha infatti riscontrato che le modifiche apportate ad alcune parti della carrozzeria delle monoposto del team non rispettavano i dettami in merito a ingombri e geometrie.
Pare che non ci siano state proteste contro il team, ma sia nato tutto dai controlli standard che vengono effettuati al termine di ogni gara.
Nello specifico, le modifiche hanno riguardato i bordi esterni della scocca, che hanno presentato dimensioni diverse rispetto a quelle riportate sulle specifiche fornite da Dallara. Nello specifico, l’articolo violato recita quanto segue: “Le squadre possono effettuare riparazioni minime ai componenti della carrozzeria classificati come Tipo 2, a condizione che il danno non riguardi un’area superiore a 150 mm nella sua dimensione massima e non riguardi un’area di fissaggio o di riparazione. Deve essere chiaro che una riparazione non deve modificare la geometria”.
Il team potrebbe fare ricorso, ma pare che il rappresentante di MP Motorsport in quanto sul documento della FIA si legge: “Il rappresentante del team ha convenuto che la geometria della chiglia rimossa dalla vettura numero 10 non era conforme a quella della parte autorizzata dal costruttore”.
Il vincitore della gara è quindi Zak O’Sullivan su PREMA, con Montoya che sale in seconda posizione e Paul Aron che completa il podio con l’altra PREMA. Leggi i risultati della Sprint Race di Melbourne di F3.
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