Nella prima conferenza stampa del giov… pardon, del mercoledì, causa Ramadan che anticiperà di una giornata tutte le attività di questo e del prossimo Gran Premio (di seguito il programma completo – incluse Formula 2 e Formula 3 – del primo appuntamento iridato circa il mondiale di F.1 2024), prevista per le 15:30 locali (13:30 italiane) del 28 febbraio, hanno rilasciato dichiarazioni Fernando Alonso (Aston Martin), Carlos Sainz (Ferrari), Lando Norris (McLaren), Lewis Hamilton (Mercedes), Max Verstappen (Red Bull) e Alexander Albon (Williams). Gli altri drivers non sono stati certo esentati dal parlare, ma in questo articolo (così come in tutti quelli, di questo stampo, che verranno) ci concentreremo sulle parole della press conference antecedente l’azione vera e propria.
Fernando Alonso
“Questo posto è cambiato molto dalla prima edizione, in cui ero l’unico presente nell’attuale griglia, del 2004, e ricordo ancora la prima gara. Il 2005 e nel 2006, seconda e terza gara, sono state edizioni grandiose con le vittorie. Anche il 2010, unica volta in cui abbiamo gareggiato nel layout lungo, è stata una bella esperienza. Penso che, più o meno, il circuito abbia mantenuto il carattere del Bahrain, molto esigente su tutti e quattro gli pneumatici, sui freni. Gareggiando in notturna le temperature sono ora più clementi per tutti, ma è sempre un gran bel posto in cui gareggiare, con grande azione le domeniche (o i sabati quest’anno), e cominciare la stagione”.
“Quell’anno (il 2006, in cui Fernando sapeva di lasciare la sua squadra, Renault, per la McLaren nel 2007, nda) è stato abbastanza normale, una volta che hai detto al tuo team che avresti lasciato. Ovviamente ci sono quelle due settimane un po’ strane, ma una volta che inizi la stagione sei semplicemente concentrato sulla prestazione e sul campionato. E quel campionato sono stato fortunato abbastanza da poterlo vincere, ogni gara che passava è stata una festa, quindi non è stato un problema”.
“Circa la performance della macchina, aspettiamo qualche gara, come ha detto prima Max il Bahrain è un circuito molto specifico circa alcune caratteristiche, quindi dovremo attendere l’Arabia, l’Australia e forse addirittura il Giappone per avere il quadro completo della situazione. Penso che la macchina rappresenti un passo in avanti, il che è il primo obiettivo per un test invernale, forse il nostro miglioramento è abbastanza, forse no, come ho detto lo scopriremo nelle prime gare, ma quello che vedo nella squadra rispetto al 2023 è un cambio di approccio. Nel 2023 abbiamo iniziato con una buona base ed è stato una sorta di shock per noi vedere quanto buona fosse all’inizio, e in seguito non siamo forse stati un grande team circa lo sviluppo della vettura. Abbiamo imparato tanto l’anno scorso, e nell’ottica, in futuro, di essere un concorrente al titolo è stata una stagione importante, e in questo 2024 partiamo da una buona base, sì, ma con tante cose in programma per il resto del campionato, e sarà interessante vedere se possiamo tenere il ritmo degli aggiornamenti rispetto ai top team, il che non è avvenuto l’anno scorso, e vogliamo migliorare sotto questo aspetto”.
“Prima di tutto devo decidere se continuare a gareggiare, questa sarà la prima cosa che dovrò decidere tra qualche settimana o gara. Ora mi sento alla grande, ma so che il calendario è impegnativo. E nel 2026 ci sarà un cambio regolamentare, che potrebbe tentare o meno, non so. Vedremo, come ho detto al momento della presentazione della macchina aspetterò qualche gara per decidere”.
“È una sfida piuttosto unica quella del Bahrain, specialmente con l’asfalto e le caratteristiche della gara, molto “rear limited” riguardo il degrado gomme, quindi dovremo davvero attendere qualche gara per stilare un ordine di competitività di tutti i team. Tra le altre cose facciamo un sacco di test qui, in inverno è l’unico luogo in cui testiamo, quindi tra i test e la gara si possono spesso mischiare le carte ed essere confusi. Se fossi in te (nel giornalista, nda) non prenderei in considerazione i soli risultati della prima gara”.
Carlos Sainz
“Sarà la stagione più lunga della storia, siamo alla prima gara e mi sembra che Abu Dhabi sia stato ieri, gli inverni sono sempre più corti, così come i test, e sei quasi costantemente in gara, quindi sento che non abbiamo perso il ritmo, abbiamo avuto dei buoni test, e per ciò intendo una buona comprensione della macchina, riuscendo a completare tutto ciò che avevamo in mente, e ora ci sentiamo pronti per questa prima gara”.
“Non so ancora dove andrò e quale potrebbe essere la migliore opzione l’anno prossimo, quello che so è che proverò a massimizzare il mio ultimo anno in rosso. Voglio davvero disputare un bel campionato in questa squadra incredibile e dare il mio meglio per tutti a Maranello. Riguardo il mio futuro, ho detto che la situazione è cambiata di molto durante l’inverno e ora mi prenderò il tempo necessario per decidere dove andare. Prenderò in considerazione tutte le opzioni a disposizione e vedrò quelle che sono le mie necessità circa un progetto a lungo termine per la mia carriera, e circa il miglior progetto che mi darebbe la possibilità di diventare campione del mondo, ovvero il mio sogno e ciò che voglio ottenere il prima possibile”.
Lando Norris
“Abbiamo un’idea piuttosto approssimativa di dove ci troviamo in questo momento, ma non sappiamo veramente dove siamo rispetto ad alcune delle altre squadre. Penso che la top 2 sia chiara, poi c’è una sorta di gruppetto costituito dalla Mercedes, dalla Aston e da noi. Rispetto a come sono andati i test l’anno scorso, quest’anno è stato molto meglio e ci troviamo in una posizione molto migliore, e questa è la cosa più importante”.
Lewis Hamilton
“L’atmosfera nella squadra è piuttosto buona, più o meno lo stesso degli altri anni. Sono tutti molto concentrati, è una fase così eccitante dell’anno e vedi tutti unirsi e andare avanti con il loro lavoro. C’è una grande motivazione nel team e abbiamo una base migliore sulla quale lavorare quest’anno, abbiamo ancora qualche problema su cui lavorare, ma è certamente meglio degli ultimi due, quindi siamo relativamente felici sotto questo aspetto. Non siamo dove vogliamo essere, non competiamo ancora con Red Bull, ma lavoriamo in quella direzione”.
“Sicuramente George può ricoprire le vesti di leader della squadra, non so che cos’altro dire onestamente, lui è molto tecnico e incredibilmente coinvolgente, ha fatto tanta strada rispetto a quando è arrivato dalla Williams e si è unito a noi, è in rapporti molto vicini con Toto e non ci sono dubbi che quella di leader sarà la sua posizione”.
“Rispetto a come gestire quest’anno, fondamentalemte non cambia niente. Lo scorso lunedì sono tornato in fabbrica ed ero full attack. E, onestamente, faccio parte di questa squadra da anni, c’è tanto amore qui, e amerò per sempre questo team. Sono stati tutti comprensivi e incredibilmente di supporto, e tutti sanno che quest’anno sono qui per fare i risultati per loro. Questo è il focus, è lo stesso degli altri anni. Sarà ed è emozionante, e ogni weekend lo sarà, la prova sedile è stata la mia ultima con la squadra, e lo hai fatto per anni, ancora ricordi la prima volta, i test invernali sono stati gli ultimi, e così via, sarà tutta una serie di esperienze emozionanti, ma ce la faremo, ci riusciremo insieme”.
“È stato un inverno difficile, direi. E uno molto inusuale. Come Carlos ha detto, gli inverni si stanno accorciando, e sì c’è stata una profonda fase riflessiva nel mese di dicembre, più movimenti nel management che hanno richiesto tanto tempo per essere rimodellati, e questo non è mai un processo semplice, ma è tutto amichevole e sto lavorando per ricostruire il mio team, ho un sacco di cose che ho intenzione di fare e so esattamente cosa voglio fare. Sta tutto nell’aggiungere persone di rilievo nel tuo team assicurandosi che il tutto stia nella diversità, e ciò è al centro di ciò che provo a realizzare. A gennaio si è rovesciato tutto quando si è presentata l’opportunità (di firmare per la Ferrari, nda), e ci sono state lunghe e dure fasi di isolamento con il fine di assicurarsi che stai prendendo la decisione giusta per te stesso, e penso di averla presa. Sono eccitato, molto eccitato, anche riguardo quest’anno, e so che la Mercedes tornerà a vincere un altro campionato, e mi sento fiero di sapere che sarò comunque stato una parte di questo perché molte delle cose che abbiamo messo in atto circa quanto più “diversa” (culturalmente, nda) sia la squadra, i processi che abbiamo attraversato… sarò sempre una parte di questo processo e miglioramento che la squadra ha attraversato. Allo stesso tempo non vedo l’ora di interfacciarmi con questa nuova sfida, ci sono un sacco di emozioni diverse che vorresti vivere attraverso questa, e ne sono davvero molto eccitato”.
Max Verstappen
“Abbiamo avuto dei buoni test, con molti giri, abbiamo completato l’intero programma e mi sento a mio agio in macchina. Da questo punto di vista è tutto molto promettente, ma non puoi mai sapere nei weekend. Sono semplicemente eccitato di cominciare e vedere dove ci troviamo”.
“Solo il tempo dirà se i rivali saranno veloci abbastanza o meno, e non so nemmeno se noi lo saremo. Quello del Bahrain è un circuito particolare, ci sono tracciati molto diversi nel calendario dove devi performare. In generale penso che sia meglio non pensarci. Semplicemente ti alzi, arrivi in pista, vedi se il risultato è buono o meno, non andrà a cambiare nulla. Questo è il mio approccio, ma vedremo”.
“La vicenda Horner (qualche ora dopo la conferenza è stato prosciolto da tutte le accuse, nda) non influisce su di me, sono semplicemente molto concentrato sulla prestazione mia e della macchina, e spero che questa situazione si risolva al più presto. Tutti devono essere uniti e lavorare verso altro successo, e per questo motivo è imporante mettere un punto il prima possibile”.
Alexander Albon
“Se devo essere onesto non credo che le posizioni siano cambiate più di tanto rispetto all’anno scorso, ma il gruppo è ancora più compatto, non c’è davvero una squadra cenerentola. Penso che la Red Bull abbia ancora un po’ di vantaggio e che ci sia una metà superiore e un’altra inferiore del midfield, e questo è un po’ il nostro terreno di caccia, e in base al circuito e a come lo stesso si adatti a noi o meno potremmo essere nel midfield o un po’ più indietro. Ma è tutto da vedere, penso che nessuno sa davvero dove siamo”.
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