Per il primo appuntamento della rubrica “Scuderie scomparse” iniziamo da una scuderia di cui non si sente parlare spesso, anche se è riuscita in un’impresa (negativa), quella di compiere undici giri di gara nell’intero arco della stagione, l’Andrea Moda Formula.
Andrea Moda Formula era una scuderia fondata a fine 1991, nata per promuovere il marchio Andrea Moda. La scuderia venne iscritta al campionato di Formula 1 del 1992.
Per la monoposto venne usato il materiale della Scuderia Coloni, fallita l’anno prima e prese accordi per Motori Judd V10. Nel frattempo, venne messo in cantiere, tramite la Simtek Racing, un auto, prendendo spunto dai progetti BMW. La Andrea Moda s291.
Già dall’inizio della stagione il team italiano inizio ad avere diversi problemi. Nella prima gara dell’anno vennero squalificati per ritardi nei pagamenti, alla seconda in Messico non arrivarono pezzi dall’Europa, con i meccanici che non poterono fisicamente costruire le auto e furono costretti a dare forfait.
L’auto riuscì ad arrivare in Brasile, per la terza gara stagionale, dove il suo miglior giro nelle prequalifiche la vide arrivare fuori dalla griglia con ben quindici secondi di ritardo dall’ultimo qualificato. L’unico Gran Premio in cui riuscì a qualificarsi fu quello di Montecarlo dove si dovette ritirare dopo solo undici giri a causa di un guasto alla monoposto. I restanti Gran Premi furono disastrosi a causa dei materiali che non riuscirono a far arrivare in tempo, senza possibilità di sviluppo della monoposto e con un organico sempre inferiore a quello che dovrebbe essere di norma. In Gran Bretagna dovettero perfino correre con le gomme da bagnato perché non ne avevano altre a disposizione.
Ma i problemi per la scuderia non erano solo questi, poiché inizialmente solo uno dei due piloti poté gareggiare, perché il secondo non era ancora in possesso della superlicenza e nel corso dei primi tre Gran Premi vennero cambiati entrambi i due piloti che avevano cominciato la stagione.
La fine dell’avventura per l’Andrea Moda Formula arriva nel Gran Premio del Belgio, quando venne emesso un mandato di cattura per il proprietario della scuderia e pignorati strumenti e attrezzature della scuderia. Dal successivo Gran Premio di Monza la squadra venne squalificata a vita dalla F1 con l’aggravante di avere «danneggiato la reputazione dello sport».
Antonino Andrea Pensabene
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ciao su questa storia è in produzione un documentario…magari potete accennarlo.
Ciao