8 leader diversi: basta questo nuovo record della Formula E per descrivere un ePrix Berlino 1 pazzo, in cui nessuno voleva stare davanti a trainare e gli altri e in cui ci sono stati moltissimi incidenti e Safety Car a stravolgere ogni volta la classifica. A vincere è stato Mitch Evans che conquista il suo secondo successo di fila dopo quello ottenuto in Brasile e si rimette definitivamente in corsa per il mondiale insieme al team Jaguar che mette a segno qui la sua prima doppietta nella storia con Sam Bird secondo.
Festeggia anche la Maserati con Maximilian Gunther che finisce terzo per il primo podio della casa italiana in Formula E, ottenuto dopo una gara attenta e di gestione. Non sorridono invece (quasi) tutti i big della classifica con Stoffel Vandoorne fuori dopo essere stato stretto a muro da Dan Ticktum (aggressivo il pilota NIO nel chiudere la porta in uscita di curva 2 e causare il ritiro di entrambi), Jake Dennis che sbaglia la staccata mentre era nelle prime 5-6 posizioni, prende l’ala e la sospensione di Antonio Félix Da Costa e va contro le barriere, causando il ritiro del portoghese Porsche e compromettendo la gara sua e dell’Andretti.
A sorridere dunque è solo Pascal Wehrlein, che con la Porsche superstite risale la classifica, rimane fuori dai guai e conclude con una dignitosa sesta posizione utile per allungare la sua leadership nel mondiale sui suoi rivali. Davanti a lui, ci sono le due Envision di Sébastien Buemi e Nick Cassidy in quarta e quinta posizione, con lo svizzero che vede sfumare all’ultima curva il suo secondo podio di fila. Settimo Jean-Eric Vergne sull’unica DS Penske rimasta al traguardo, dietro c’è André Lotterer (Andretti) dopo una penalità di 5 secondi per un tamponamento del tedesco sul pilota francese. Nono Edoardo Mortara con l’altra Maserati, mentre Oliver Rowland su Mahindra chiude la top 10.
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