Formula E | Jake Dennis si esalta a casa sua e trionfa nel primo ePrix Londra

Come un anno fa, con lo stesso team e sullo stesso circuito, Jake Dennis torna alla vittoria e lo fa in grande stile davanti al suo pubblico. Il britannico della Andretti trionfa nel primo “round” dell’ePrix Londra dopo una gara in controllo dall’inizio alla fine davanti alle Mercedes per firmare il suo primo successo stagionale. Per la casa tedesca, comunque, c’è da festeggiare per il doppio podio di Stoffel Vandoorne (2°) e Nyck de Vries (3°) che permette a loro di allungare in vetta sui mondiali piloti e team.

Ad aiutarli c’è anche una partenza caotica nel centro gruppo, in cui Jean-Eric Vergne causa un incidente a catena coinvolgendo Sam Bird ed Edoardo Mortara con pezzi di carbonio e detriti ovunque: il pilota Jaguar si ritirerà poche curve dopo per danni alla sospensioni mentre i due contendenti per il titolo finiscono entrambi fuori dalla zona punti, con l’italo-svizzero della Venturi che chiuderà 18° e pure sotto investigazione per pit-lane infrigement.

Meglio va a Mitch Evans, che sorpassa proprio Mortara per il secondo posto in classifica piloti grazie ad un sesto posto figlio di una buona risalita dopo le qualifiche. Davanti al neozelandese troviamo anche Nick Cassidy (Envision) e Oliver Askew (Andretti), con quest’ultimo al suo miglior piazzamento di carriera in Formula E dopo una buona gara. Settimo posto per Antonio Félix Da Costa (DS Techeetah) ancora una volta protagonista di uno screzio col proprio compagno di squadra, torna a punti Maximilian Gunther (Nissan) in ottava posizione.

La top 10 viene completata da un Lucas Di Grassi in rimonta dall’ultima posizione (Venturi) e da Pascal Wehrlein (Porsche) dopo che André Lotterer e Sébastien Buemi, finiti nono e decimo al traguardo, sono stati penalizzati di 5 secondi sul tempo di gara per aver causato dei contatti con Vergne. Ancora buio pesto invece per Antonio Giovinazzi, che non riesce nuovamente a vedere il traguardo con la sua Dragon, ritiratosi al giro 26. Oltre a lui fuori gara anche Oliver Rowland e il già citato Sam Bird.

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