A Città del Messico la Formula E incorona il quarto vincitore diverso dopo quattro ePrix, con Mitch Evans che ha conquistato la seconda vittoria in carriera nella serie al termine di una gara condotta dall’inizio alla fine.
Come detto, vittoria mai in discussione per il neozelandese, capace di conquistare la testa della corsa sin dal via, dopo una partenza molto aggressiva dove ha attaccato André Lotterer alla prima curva con tanto di contatto. Da lì Evans ha costruito un solido vantaggio, arrivato anche a superare i sette secondi, che lo hanno poi portato a tagliare per il primo il traguardo, tornando alla vittoria in Formula E dopo quasi un anno dalla prima affermazione sua e della Jaguar, arrivata nella Season 5 a Roma.
Antonio Felix Da Costa si conferma sul podio, chiudendo in seconda posizione anche oggi dopo aver ottenuto lo stesso piazzamento nella tappa precedente di Santiago; proprio come in Cile, il portoghese era più veloce del suo compagno di squadra Jean-Eric Vergne, ma il box della DS Techeetah gli ha chiesto di scambiare la posizione con JEV in almeno due occasioni, evitando i malintesi avuti in Cile ma allo stesso modo perdendo del terreno prezioso nei confronti di Evans, che ne ha approfittato per costruire il gap decisivo per la vittoria, sia nei confronti di un Sebastien Buemi nettamente più lento dei due piloti della DS. Una volta passato Buemi, Da Costa si è fiondato su Sam Bird per la seconda posizione, ma l’inglese commette un errore non da lui al 31° giro andando dritto contro il muro della curva 3, regalando così la piazza d’onore a Da Costa che passerà sotto la bandiera a scacchi a quattro secondi di ritardo da Evans. Sebastien Buemi completa il podio in terza posizione, conquistando così i suoi primi punti in campionato al termine di una gara molto sofferta e difficile, con lo svizzero capace di compensare la mancanza di ritmo nei confronti dei suoi avversari con un’incredibile guida, riscattando anche la beffa ricevuta un anno fa quando è rimasto a secco di energia all’ultimo giro per un errore di calcolo da parte del box Nissan.
DS Techeetah che per la prima volta in stagione porta entrambe le vetture in Top-10 grazie anche al quarto posto di Jean-Eric Vergne, autore finalmente di una gara senza problemi e guai. Quinto posto per un incredibile Alexander Sims, autore di un’incredibile rimonta dal fondo dello schieramento: l’inglese della BMW è stato molto efficiente per tutta la gara e sul finale si è reso protagonista di un bel sorpasso su Di Grassi all’interno della prima curva, per poi ereditare la quinta posizione dagli errori di Bird e Stoffel Vandoorne, anche lui a muro alla curva 3 al penultimo giro di gara. Ottima rimonta anche per Lucas Di Grassi, vincitore qui l’anno scorso, capace di chiudere al sesto posto in una giornata difficile per la Audi dopo quanto capitato in mattinata a Daniel Abt: il tedesco ha preso regolarmente parte all’ePrix dopo l’ok ricevuto dai medici in ospedale, per poi ritirarsi dopo un testacoda al 30° giro.
Oliver Rowland chiude settimo davanti ad Edoardo Mortara e James Calado, che aveva tagliato il traguardo al nono posto prima di venire squalificato per un eccessivo uso di energia. Vanno così a completare la zona punti le due Mahindra con Pascal Wehrlein nono davanti a Jerome D’Ambrosio, decimo, con entrambi che partivano dal fondo penalizzati dopo la sostituzione del cambio sulle loro vetture. Undicesimo posto per Robin Frijns, vittima di un incidente al 18° giro mentre era in lotta per il podio venendo urtato da Nyck De Vries alla prima curva mentre il pilota della Mercedes cercava di difendersi dall’attacco di Da Costa, terminando però con un incidente e col rovinare la gara al suo connazionale olandese. Solamente 12° il vincitore dell’ultimo ePrix Maximilian Gunther, mentre peggio è andata al suo connazionale André Lotterer, costretto al ritiro dopo diversi contatti e aver danneggiato l’ala anteriore. Ritiri anche per Nico Muller e Felipe Massa, entrambi a muro in curva 1.
La classifica del campionato cambia ancora con Evans che dopo questa vittoria si prende la vetta con 47 punti, con una sola lunghezza di vantaggio su Sims, che rimane secondo con 46 punti. Da Costa sale in terza posizione con 39 punti scavalcando Vandoorne, che da leader scivola fino al quarto posto restando fermo a 38 punti, con Di Grassi quinto a quota 32.
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