Il terzo dei quattro blocchi di tre settimane di pausa, previsti in questo campionato, è stato archiviato. La IndyCar torna in pista per l’ennesimo trittico di gare di questa stagione. A differenza degli altri, questa volta ogni round sarà fondamentale perché determinerà la classifica con cui si arriverà a Laguna Seca per giocarsi il titolo 2019 a fine settembre. La parola d’ordine è quindi “vincere”, se si vuole restare in lotta per diventare campioni.
Il triple header scatterà questo fine settimana con la 500 miglia di Pocono, il famoso triovale di Long Pond in Pennsylvania, quindi continuerà sabato prossimo con il mini ovale di Madison. Quello in Illinois sarà inoltre l’ultimo appuntamento della IndyCar con i circuiti ovali per questo 2019. A chiudere il trittico ci sarà infatti il Gran Premio di Portland, prima del gran finale a Laguna Seca.
Al momento attuale la lotta per il titolo iridato sembra riservata a soli quattro piloti. Davanti a tutti c’è Josef Newgarden che ha visto i suoi rivali farsi sotto prepotentemente, dopo essersi insabbiato nel giro finale dell’ultima gara a Lexington. Lo statunitense di Penske comanda con 504 punti, mentre il primo degli inseguitori, Alexander Rossi, ha 16 lunghezze da recuperare.
Attacco a due punte per Roger Penske che oltre a Newgarden può contare anche su Simon Pagenaud, il quale insegue con un ritardo di 47 punti. Più staccato, ma in fase di rimonta aggressiva, è Scott Dixon. Il neozelandese di Chip Ganassi, nell’ultimo trittico, ha raccolto una vittoria e due secondi posti, portandosi così a soli 62 punti di gap dal battistrada.
Così nel 2018
Un anno fa qui andò in mostra uno dei tradizionali domini di Alexander Rossi, il quale, una volta in testa non viene raggiunto più da nessuno. Lo statunitense di Andretti Autosport fu così superiore da rifilare 4 secondi a Power (2°), oltre 40 secondi a Dixon (3°) e Bourdais (4°) e un giro a tutto il resto del gruppo.
Episodio che purtroppo ha segnato negativamente la gara del 2018 è il contatto al sesto giro tra Pietro Fittipaldi, Takuma Sato, Robert Wickens, James Hinchcliffe e Ryan Hunter-Reay. Il canadese dello Schmidt Peterson Motorsports colpì violentemente le reti di protezione del circuito, quindi fu trasportato in elicottero all’ospedale più vicino. Qui vennero diagnosticate diverse fratture che lo hanno portato alla paralisi degli arti inferiori, da cui sta cercando di recuperare da 12 mesi.
Pocono Raceway – Long Pond, Pennsylvania
L’ovale di Pocono è un caso unico nella sua specie. Infatti, definirlo ovale è poco corretto dato che vanta solo tre curve, quindi sarebbe meglio chiamarlo “triovale”. Celebre è la scritta in uscita di curva 3 che recita “What turn 4?” ovvero “Cos’è curva 4?”.
Questo tracciato è anche unico per la sua composizione dato che permette di assistere a battaglie con quattro o addirittura cinque vetture sulla stessa linea, così come a velocità di punte altissime. Non a caso qui, nel 2014, Juan Pablo Montoya è stato il primo a concludere una 500 miglia in meno di due ore e mezzo. Un record davvero particolare se si considera che, ad esempio, ad Indianapolis corrono delle vetture realizzate ad hoc per l’occasione.
OnBoard Lap con Graham Rahal
Albo d’oro
La IndyCar ha ricominciato a correre qui nel 2013 dopo 23 anni di assenza. Nelle ultime sei edizioni a farla da padrone sono i piloti Penske con tre vittorie contro le due degli Andretti e la singola di Ganassi.
Penske vanta qui anche il maggior numero di vittorie complessive con ben 10 successi divisi tra Donohue (1971, anno di esordio della corsa con telaio McLaren), Sneva (1977), Unser (1980), Mears (1982, 1985 e 1987), Sullivan (1989) quindi Montoya (2014) e Power (2016 e 2017).
Tra i team ancora impegnati in IndyCar, oltre ai già citati Andretti e Ganassi, si contano vittorie per l’AJ Foyt Enterprises. Il fondatore AJ Foyt conquistò quattro vittorie quando la gara si disputava sotto regolamento USAC.
Per quanto riguarda i piloti il più vincente è proprio Foyt con quattro successi (1973, 1975, 1979 e 1981). A seguire Rick Mears con 3 e Al Unser e Will Power a quota 2.
Streaming e Orari
Per tutto il 2019 e anche per la prossima stagione, DAZN detiene i diritti in esclusiva di tutte le gare della IndyCar Series. In diretta sulla piattaforma streaming, la gara prenderà il via alle 20:45 di domenica.
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