Anteprima ed orari del Gran Premio di St. Petersburg

Finalmente si parte, da sabato 14 marzo l'IndyCar ritorna in pista per il primo round della stagione 2020. A St. Petersburg tante novità, Josef Newgarden e Penske saranno ancora protagonisti?

Questo weekend inizia ufficialmente la stagione IndyCar Series 2020 che da St. Petersburg prende il via nonostante le ovvie problematiche derivanti dalla diffusione del Covid-19. L’ente organizzatore e la dirigenza IndyCar hanno, dunque, confermato il Gran Premio, ritrovandosi tuttavia costretti a bloccare l’ingresso agli spettatori. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a leggere l’articolo pubblicato nella nottata di oggi, venerdì 13 marzo 2020, riguardante la chiusura degli ingressi di St. Petersburg e la cancellazione del Gran Premio di Long Beach, in programma il prossimo 26 aprile.

Con estrema fatica, perciò, si apre il sipario sulla stagione 2020, in teoria ancor più competitiva ed interessante della scorsa, soprattutto se si osserva la folta lista dei partecipanti. Ecco i piloti che prenderanno parte al Firestone Grand Prix of Saint Petersburg:

Tra le squadre più attese nei piani alti della classifica troviamo Arrow McLaren SP, entrata ufficialmente nell’universo IndyCar grazie all’unione degli interessi di McLaren e Schmidt Peterson Motorsport. La line up scelta da McLaren SP potrebbe definirsi una scommessa vista l’età media della squadra (Patricio O’Ward ha 20 anni, Oliver Askew 23). Tuttavia già lo scorso anno si è compreso che puntare sui giovani talenti possa da una parte rappresentare un rischio da non sottovalutare, dall’altra è fonte di dinamicità, velocità e visibilità. O’Ward vanta un titolo in IndyLights conquistato al termine del 2018 con Andretti mentre Askew, nella stessa categoria, ha conquistato il titolo 2019 a bordo della Dallara Mazda di Juncos Racing. Un background, dunque, che fa ben sperare garantendo – al tempo stesso – un degno futuro alla serie a ruote scoperte americana.

Tra i nuovi volti che solcheranno le strade di St. Petersburg troviamo Rinus VeeKay, olandese classe 1999 giunto 2° nel campionato IndyLights 2019. VeeKay parteciperà alla stagione IndyCar Series 2020 a bordo della Dallara DW12 di Ed Carpenter Racing, accompagnato da Conor Daly nei circuiti permanenti/cittadini e dal Team Principal negli ovali.

Felipe Nasr, ex-pilota Sauber in Formula 1 attualmente partecipante nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship , prenderà parte al campionato 2020 con il team Carlin, debuttando proprio questo fine settimana.

A completare la lunga ed interessante lista dei rookies troviamo Álex Palou e Ben Hanley. Palou è un 22enne spagnolo con all’attivo esperienze nei mondiali FIA F3 e FIA F2. I risultati più importanti, tuttavia, sono stati ottenuti nel campionato Super Formula 2019 corso con il team TCS Nakajima Racing, squadra con la quale Palou ha vinto al Fuji Speedway. Álex affronterà il 2020 con Dale Coyne Racing. Hanley, invece, ha già corso in IndyCar Series nel 2019 partecipando a tre eventi con DragonSpeed (St. Petersburg, Alabama e Indy500). Il rapporto tra le due parti è rimasto solido, perciò la squadra ha deciso di affidarsi al 35enne di Manchester per il primo dei sei round in programma.

I debuttanti, perciò, rappresentano il tema di discussione principale nel fine settimana di St. Petersburg, canalizzando su loro stessi una buona parte dell’attenzione degli addetti ai lavori. Tuttavia, com’è ovvio che sia, Team Penske, Chip Ganassi Racing ed Andretti Autosport rimangono i favoriti. Nel circuito cittadino della Florida parte la caccia al campione in carica Josef Newgarden, anche quest’anno alfiere del Team Penske. Sarà interessante capire se Will Power e Simon Pagenaud, compagni di squadra di Newgarden, avranno le chance di porre le proprie ruote davanti all’unico pilota Penske che nel 2019 ha dimostrato regolarità.

Scott Dixon, beffato lo scorso anno da due problemi tecnici verificatisi a Gateway e Portland, sarà nuovamente impegnato con Chip Ganassi Racing. Due gli obiettivi di “IceMan”: vincere la seconda Indy500 in carriera ed ottenere il sesto titolo IndyCar Series.

Per quanto concerne Andretti Autosport i dubbi sono numerosi. Le ultime stagioni hanno evidenziato un Alexander Rossi in palla, mentre gli altri membri della squadra fondata e gestita da Micheal Andretti hanno faticato. Ciò nonostante sia Zach Veach sia Ryan Hunter-Reay sono stati confermati, nella speranza che questo 2020 possa rappresentare una svolta. Ribadito il supporto esterno di Harding Steinbrenner e di Herta: l’unione con Andretti Autosport consentirà ad entrambe le parti di partecipare al campionato con gli stessi piloti dello scorso anno. Harding Steinbrenner schiera il rapido Colton Herta – il più giovane vincitore di un Gran Premio – ed al tempo stesso Bryan Herta conferma Marco Andretti nella squadra gemella.

Le vetture in specifica 2020 presentano, come visto nei test pre-stagionali del COTA (Circuit of the Americas) la novità dell’ Aeroscreen, ossia la protezione – sviluppata dal centro tecnologico Red Bull – che si erge dall’abitacolo in poi per evitare che la testa del pilota rimanga esposta ad eventuali rischi.

LA PISTA E LE STATISTICHE DI SAINT PETERSBURG

Il tracciato di St. Petersburg

Presente nel calendario dal 2003 (quando la seria era ancora denominata Champ Car), il tracciato di St. Petersburg ha ospitato il round inaugurale dell’IndyCar Series nel 2009 e dal 2011 ad oggi. La pista misura 1.8 miglia, pari a 2.9 km, ed è composta da 14 ostiche curve. Emozionante la prima chicane, un destra – sinistra che richiede estrema precisione vista l’alta velocità di percorrenza ed un asfalto non proprio liscio. Curva 1-2 rappresenta, tra l’altro, un importante punto di sorpasso sebbene i rischi siano evidenti. Altre due sono le zone in cui potremmo assistere a scambi di posizioni: le frenata delle curve 4 e 14. Quest’ultima si rivela spesso fondamentale poiché azzardare un ingresso eccessivamente aggressivo equivale a perdere velocità in uscita curva.

Il più vincente in quel di St. Petersburg è Helio Castroneves (2006, 2007 e 2012), mentre tra i piloti attivi prevalgono Will Power (2010 e 2014) e Sébastien Bourdais (2017 e 2018). La squadra che vanta più successi è Penske con nove vittorie all’attivo, mentre il confronto Honda – Chevrolet vede in vantaggio la motorizzazione giapponese, capace di conquistare nove successi (dei quali sette consecutivi dal 2005 al 2011).

COME E DOVE VEDERE IL FIRESTONE GRAND PRIX OF ST. PETERSBURG

  • SABATO 14 Marzo 2020
  • Prove Libere 1 | 14:45 – 15:30
  • Prove Libere 2 | 18:30 – 19:30
  • Qualifiche | 21:45
  • DOMENICA 15 Marzo 2020
  • Warm-up |15:25 – 15:55
  • GARA [Diretta DAZN] | 20:30

Tutti gli orari indicati si riferiscono al fuso orario italiano.

Immagine in evidenza: ©

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