Nella Fast6 della 500 Miglia di Indianapolis Scott Dixon ha fatto la storia firmando il nuovo record nei quattro giri di qualifica. Il sei volte campione IndyCar ha completato lo stint con la velocità media di 234.046 miglia orarie, pari a 376,5 km/h. Ciò significa che Dixon ha distrutto il precedente record di 233.7 mp/h stabilito dal compianto Scott Brayton nel 1996.
Per Dixon questa è la quinta Pole Position nella 500 Miglia di Indianapolis, probabilmente la più bella e intensa, ottenuta in una giornata letteralmente dominata a partire dalla prima sessione di qualifica. Eccezionale la sfida con Alex Palou, compagno di squadra di Dixon, battuto per distacco ma decisamente veloce e competitivo. Subito dietro Rinus VeeKay, 3°, che completa così la prima fila più veloce nella storia delle qualifiche della Indy500.
Ad inaugurare la seconda fila troveremo Ed Carpenter, pilota e team owner della Dallara-Chevrolet #33. Il 41enne originario dell’Illinois ha registrato una velocità media molto simile a quella di Palou e VeeKay mentre Dixon non è stato assolutamente alla portata. Alle spalle di Carpenter partiranno Marcus Ericsson (miglior qualifica in carriera a Indy) e Tony Kanaan, entrato nella Fast6 alla ventunesima partecipazione nella mitica gara dell’Indiana.
Chi, invece, non ha passato il taglio della Fast12 con entrambe le vetture è Arrow McLaren SP, squadra che scatterà al 7° posto con Pato O’Ward e all’8° con Felix Rosenqvist. Molto buona la qualifica di Romain Grosjean, 9° in griglia alla prima Indianapolis 500 in carriera. Il francese è tra l’altro l’unico portacolori Andretti Autosport ad aver corso la Fast12 poiché Alexander Rossi, Devlin DeFrancesco e Colton Herta sono stati bloccati dalla pioggia e da problemi tecnici nel corso delle qualifiche del sabato. Per quanto riguarda Grosjean segnaliamo che nel run di qualifica il francese abbia sfiorato l’incidente in curva 1 andando molto vicino alle barriere nel tentativo di guadagnare più tempo possibile.
In quarta fila troviamo due piloti che messi insieme hanno tre vittorie alla Indy500: Takuma Sato, qualificato al 10° e Will Power, 11° e miglior pilota Penske. La squadra del “Capitano” ha faticato per tutte le qualifiche entrando in Fast12 con il solo Will Power, per giunta condizionato da un forte sottosterzo nella run di qualifica.
A chiudere la classifica della Top12 Qualifying è Jimmie Johnson, molto veloce sin dalle prime sessioni di prove in quel di Indianapolis. Ciò nonostante, la qualifica del sette volte campione NASCAR è stata compressa da un incredibile sottosterzo verificatosi nella prima curva del giro iniziale, sbavatura che non ha permesso a Johnson di entrare nella Top6 e lottare per la Pole.
Alla Fast12 non hanno partecipato molti piloti di primo livello, non andati oltre il primo dei due giorni di qualifica. Josef Newgarden partirà 14° dietro al rookie David Malukas (grande debutto), Simon Pagenaud 16°, Alexander Rossi 20° seguito a ruota da Graham Rahal e Colton Herta 25°. Quest’ultimo, fresco del successo nell’Indy GP, è stato rallentato da un problema al motore Honda e la pioggia non gli ha permesso di provare un altro tentativo. Solo 26° Scott McLaughlin ma la delusione più grande resta quella di Hélio Castroneves, vincitore nel 2021, rimasto bloccato in 27^ posizione. Tanto lavoro da fare anche per Juan Pablo Montoya, 30° al termine della prima sessione di qualifica.
GRIGLIA DI PARTENZA INDY500 2022 QUI
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