La NTT IndyCar Series torna a far ruggire i motori in Texas

Dopo la lunga attesa che si protraeva dal 15 marzo, la serie a ruote scoperte americana ha annunciato il ritorno in pista ma senza spettatori.

La INDYCAR, corpo sanzionatrice per le gare della NTT IndyCar Series, ha annunciato ufficialmente il ritorno in pista per quella che diventerà la prima gara della stagione. Il 6 giugno, infatti, i piloti della categoria a stelle e strisce potranno lottare ruota a ruota sull’ovale del Texas Motor Speedway, in un particolare format condensato in un giorno.

La gara, chiamata “Genesys 300“, sarà disputata sull’ovale texano non più per 248 giri come da tradizione, ma su una distanza ridotta di 200 giri. Inoltre, il format prevede che tutte le sessioni vengano disputate in un giorno (come avviene, per esempio, per la ABB FIA Formula E). Sarà disputata una sola sessione di prove libere, dalle 13:30 alle 15:30 ora locale (19:30-21:30 ora italiana), seguite dalle qualifiche alle 17 ora locale (23 ora italiana), per concludersi poi con la gara. La green flag è stimata intorno alle 20:45 locali (2:45 del 7 giugno in Italia).

INDYCAR e il consiglio di amministrazione del circuito hanno ulteriormente deliberato che la gara si terrà a porte chiuse, con un numero limitato di personale per ogni squadra. Le regole di distanziamento sociale dovranno sempre essere messe in atto, e tutti coloro che saranno presenti sul circuito verranno sottoposti ad un controllo medico. Infine, il “layout” della competizione sarà modificato per consentire un maggior distanziamento tra le persone.

Questo il commento del presidente di INDYCAR, Jay Frye: “Siamo felici e pronti a far partire la stagione della NTT IndyCar Series al Texas Motor Speedway. Abbiamo lavorato a stretto contatto con Eddie Gossage, l’intero team del TMS e con gli ufficiali di pubblica sanità per creare un piano d’azione che possa garantire la salute di tutti i partecipanti all’evento, oltre che assicurare un ritorno all’azione eccitante per i nostri piloti, le nostre squadre e gli spettatori da tutto il mondo“.

Invece, queste sono le parole di Eddie Gossage, presidente del Texas Motor Speedway: “L’America ha bisogno di sport in diretta e non crederanno ai loro occhi per ciò che vedranno quando la Genesys 300 arriverà nei loro salotti in TV dal Texas. Uno degli eventi sportivi più importanti, la Indy 500, è stata posticipata fino ad agosto dal Coronavirus, per cui tutta l’anticipazione, l’attesa, le frustrazioni e l’ansia premeranno in maniera pesante sul sistema nervoso dei piloti. Di solito, la Genesys 300 finisce sempre in un photofinish a 220 miglia orarie!“.

Il resto del calendario, ad ora, non è stato confermato, ma si cercherà comunque di disputare le 15 gare presenti nel calendario revisionato che è stato annunciato il 6 aprile.

Immagine in evidenza: © IndyCar Media Center

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Autore

Fabio Seghetta
Studente di Informatica presso l'Università degli Studi di Perugia. Seguo tutto ciò che abbia un motore e delle ruote. Seguo la Formula 1 e la MotoGP da quando ero piccolo, IndyCar e Formula E dal 2014, più NASCAR, WEC, W Series, e tanto altro. Ho partecipato alla Formula SAE con il team della mia università, vincendo nel 2016 il cost report.

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