Dopo ben 20 gare, Felix Rosenqvist ottiene la sua prima vittoria in carriera nella NTT IndyCar Series, davanti a Patricio O’Ward, poleman, ed un redivivo Alexander Rossi. 55 giri pieni di azione con due caution che hanno contraddistinto la primissima parte di gara. Vediamo in ordine come si è svolta la gara.
Alla green flag, Ryan Hunter-Reay (Andretti Autosport) viene tamponato da Will Power (Team Penske) che lo elimina in curva 1, con l’americano che finisce nella via di fuga senza possibilità di ripartire. Poco dopo, letteralmente ad un paio di curve, Graham Rahal (Rahal Letterman Lanigan Racing) ha un grande sovrasterzo ed esagera con la correzione della vettura, causando un contatto con Felix Rosenqvist (Chip Ganassi Racing) e finendo a muro con la rottura delle sospensioni di tutta la parte sinistra della vettura. La gara riparte al giro 5, ma la caution viene esposta quasi subito al giro 6 per Power che perde il controllo alla penultima curva e finisce nella via di fuga all’ultima curva, insabbiandosi. Rischia tantissimo Oliver Askew (Arrow McLaren SP) che, vedendosi Power davanti, riesce a schivarlo all’ultimo istante, evitando un incidente ben più grave per entrambi.
La gara riparte al giro 8, ma a parte un favoloso sorpasso all’esterno in curva 1 da parte di Alex Palou (Dale Coyne Racing with Team Goh) su Colton Herta (Andretti Harding Steinbrenner Autosport), le azioni sono poche. Zach Veach (Andretti Autosport) viene passato da Josef Newgarden (Team Penske) al giro 8, ma lo ripassa di forza al giro 9. Newgarden viene poi passato anche da Charlie Kimball (A.J. Foyt Racing), ma ha una diversa strategia (gomme dure contro le morbide degli altri intorno a lui).
Dopo i primi stop (tra il giro 14 ed il 20), O’Ward passa Power rimasto in pista su una diversa strategia. Ottima la rimonta di Rosenqvist che avanza fino alla seconda posizione, ma non riesce nel secondo stint ad avvicinarsi più di tanto ad O’Ward che continua a dominare.
Sosta al giro 40 per Dixon, ma il neozelandese 5 volte campione della serie stalla la vettura e, ripartendo, perde una decina di secondi e scivola verso il fondo classifica. Al giro successivo, O’Ward si ferma dalla testa della corsa e, con le sue gomme rosse, avanza rapido verso la testa della corsa, ma ad un giro e mezzo dalla fine Rosenqvist riesce a passare, con un sorpasso di potenza, O’Ward. Quest’ultimo non ha più gomme per controbattere e, complice un leggero blocco da parte di Andretti che veniva doppiato, si trova fin troppo distante da Rosenqvist che veleggia verso la vittoria, la sua prima vittoria nella serie dopo le due occasioni mancate (Mid-Ohio e Portland).
Terzo un redivivo Alexander Rossi (Andretti Autosport) che, nonostante una partenza dalla decima piazza, riesce a sfruttare appieno la strategia per conquistare un podio quasi incredibile dopo i tre risultati pessimi nelle prime tre gare della stagione (quindicesimo in Texas, venticinquesimo nel Road Course dell’IMS, diciannovesimo a Road America Gara 1).
Solo dodicesimo Scott Dixon, leader della classifica, che vede quindi il suo vantaggio ridotto – seppur le tre vittorie iniziali nella stagione gli hanno dato un bel cuscinetto di vantaggio.
Questo il risultato della gara:
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