La stagione 2020 della Moto2 inizia col botto, e in Qatar non sono mancati i colpi di scena in una gara molto avvincente. A vincere e a ribaltare i pronostici della vigilia è stato Tetsuta Nagashima, alla sua prima gara con la Red Bull KTM Ajo (passata ad un telaio Kalex) autore di una gara in rimonta che dalla quattordicesima posizione di partenza l’ha portato alla sua prima vittoria alla 70° gara disputata in carriera.
Nagashima ha fatto una gara di gestione nella prima metà, per poi aggredire la corsa nella seconda metà a suon di ottimi giri; a tre giri dalla fine il giapponese passa in testa e scava subito un solco tra se e il resto del gruppo di testa, andando a tagliare il traguardo con oltre un secondo di vantaggio sulla coppia di italiani composta da Lorenzo Baldassarri ed Enea Bastianini, rispettivamente in seconda e terza posizione al traguardo dopo aver trascorso l’intera gara insieme nel gruppo di testa, con anche un contatto tra i due durante un sorpasso con Balda che si è scusato immediatamente nei confronti di Enea.
Giù dal podio l’autore della pole position Joe Roberts, che dopo aver assaporato la possibilità di vincere all’ultimo giro ha risposto con aggressività all’attacco di Remy Gardner all’ultima curva, con il figlio d’arte che deve accontentarsi della quinta posizione finale, bravo anche lui a risalire la classifica negli ultimi giri. Sesto posto per Jorge Navarro davanti a Marcel Schrotter, settimo; Aron Canet è il miglior rookie al traguardo chiudendo all’ottavo posto la sua gara d’esordio in Moto2 davanti al suo connazionale Xavi Vierge, nono all’arrivo dopo aver occupato posizioni migliori a inizio gara. Thomas Luthi completa il suo difficile weekend in 10° posizione.
Gara da dimenticare per gli altri italiani: dopo un buon inizio, Marco Bezzecchi ha chiuso al 12° posto, subendo un crollo delle prestazioni da metà gara in poi. Tredicesimo un anonimo Fabio Di Giannantonio, mai tra i protagonisti della gara quest’oggi, mentre Stefano Manzi è l’ultimo dei piloti italiani a punti con il 15° posto ottenuto con la sua MV Agusta nonostante un contatto con Augusto Fernandez al secondo giro, dove lo spagnolo ha avuto la peggio finendo a terra non riuscendo più a ripartire. Nicolò Bulega ha chiuso 18°, Simone Corsi in 21° posizione alle spalle di Jorge Martin: anche lo spagnolo ha subito un calo di prestazione improvviso dopo degli ottimi primi giri ed è sprofondato nelle ultime posizioni della classifica.
Chiude il plotone degli italiani Lorenzo Dalla Porta, 24° al traguardo al suo esordio nella categoria. Gara da dimenticare soprattutto per Luca Marini, steso all’ultima curva dell’ultimo giro da Jake Dixon (14° al traguardo) dopo una gara che lo ha visto al comando fino al 14° dei 20 giri in programma, prima di un improvviso crollo di prestazioni che ha coinvolto anche lui prima della beffa finale che lo ha portato a non vedere nemmeno la bandiera a scacchi.
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