Come al solito la gara della classe Moto3, sul tortuoso circuito di Jerez de la Frontera, non ha deluso le aspettative. Abbiamo assistito ad una corsa avvincente e ricca di colpi di scena, in cui a spuntarla è stato ancora una volta il rookie maravilla Pedro Acosta (Red Bull KTM Ajo), che, con il successo odierno, diventa il pilota più giovane della storia del Motomondiale ad ottenere tre vittorie consecutive. Alle sue spalle si piazzano un Romano Fenati (Husqvarna) in grande spolvero ed uno stratosferico Jeremy Alcoba (Gresini Racing), terzo dopo aver effettuato addirittura due long lap penalty. Acosta ora è primo in classifica mondiale, con ben 51 punti di vantaggio su Antonelli, a seguire Fenati ed Andrea Migno, 4° dopo aver perso per soli 21 millesimi il confronto con Alcoba.
Disastro all’ultima curva tra Deniz Öncü, Jaume Masiá e Darryn Binder: Masiá tenta di attaccare Acosta dall’esterno, ma il turco, autore fino a quel momento di una gara impressionante, sceglie la via interna e perde l’anteriore, travolgendo il compagno di marca ed il sudafricano del team Petronas. Öncü ha concluso la gara al 20° posto, davanti proprio a Masiá (letteralmente furioso a fine gara) e Binder. Questo incidente rovina in parte il weekend della KTM, apparsa comunque la moto più competitiva sul circuito andaluso, soprattutto in termini di motore. Lo conferma anche il 5° della KTM Tech3 di Ayumu Sasaki, davanti ai sorprendenti Carlos Tatay e Jason Dupasquier e al nostro Niccolò Antonelli.
Xavier Artigas (Leopard Racing) conquista i primi punti iridati con un 9° posto, davanti al giapponese Ryusei Yamanaka. Deludenti le due Gas Gas di Izan Guevara e Sergio García (quest’ultimo penalizzato anche da un long lap penalty), rispettivamente 11° e 13°. Capitolo altri italiani: Stefano Nepa è 15°, il compagno di squadra Riccardo Rossi 17°, caduto dopo una gara nelle retrovie Dennis Foggia (Leopard Racing).
Nelle prime fasi erano caduti, per highside alla curva 7, John McPhee (Petronas Sprinta Racing), al quarto zero consecutivo, e Gabriel Rodrigo (Gresini Racing), caduto mentre si trovava al comando. In terra anche il poleman Tatsuki Suzuki (Team Sic58).
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