Dov’eravamo rimasti? Ah sì, all’incredibile sorpasso all’ultima curva di Andrea Dovizioso su Marc Marquez; al solido podio di Fabio Quartararo; all’incoraggiante prestazione di Valentino Rossi e della Yamaha su una pista storicamente ostica; alla vittoria di Brad Binder e al contatto fratricida tra Luca Marini e Enea Bastianini in Moto2; al nostalgico ritorno alla vittoria di Romano Fenati in Moto3. Questi i punti chiave che dovranno essere sviscerati, e dai quali dovremo ripartire per il prossimo Gran Premio, quello di Spielberg. Delineiamo il quadro della situazione.
MotoGP
Il capolavoro di razionalità miscelata a follia ha portato Andrea Dovizioso in una nuova dimensione: quella del Campione. Un passaggio ormai obbligato se l’obiettivo è fermare l’alieno brucia-record. In una pista non più amica, Andrea ha scoperto un nuovo lato della sua personalità: questo l’ha aiutato a battere Marquez per la prima volta dopo il Qatar, ed infondere un po’ di speranza ad un ambiente sul logorio andante. A Silverstone sarà tutto un’incognita: dalla sua, però, il #04 vanta l’ultima vittoria nel 2017.
Con un Dovizioso versione Marquez, Marc Marquez è riuscito nella consueta impresa di ricavare il massimo anche dalle sconfitte. 58 punti di vantaggio sono un’enormità, e 5 punti in meno di certo non rappresentano una grave perdita. In ogni caso, Silverstone potrà essere il luogo perfetto per prendersi una rivincita più psicologica che di risultati, augurandosi che non vada tutto in fumo come nel 2017.
E che dire di Yamaha? L’Austria ci ha consegnato una M1 revitalizzata, in grado di dimezzare il distacco al traguardo rispetto allo scorso anno e di conquistare un podio con Fabio Quartararo. Proprio il talento francese potrebbe giocarsi il jolly in terra inglese, inserendosi a sandwich nella lotta Dovi-Marc e continuando l’incredibile striscia di risultati positivi. Occhi puntati anche su Valentino Rossi, solido 4° e più energico del solito, e Maverick Vinales, alla continua ricerca della partenza perfetta.
Moto2
L’accoppiata “vittoria Brad Binder-ritiro di Kalex da telaista in Moto2″ ha impressionato per la simbiosi temporale. Proprio nel momento in cui KTM sembrava aver recuperato quel gap da Kalex, la doccia fredda del ritiro. Un male a metà per il sudafricano, diretto in MotoGP il prossimo anno.
I candidati alla vittoria non mancano, e rispondono sempre agli stessi nomi: Alex Marquez, Tom Luthi, Marcel Schrotter, Lorenzo Baldassarri, Jorge Navarro. E Luca Marini ed Enea Bastianini, che dovranno saper gestire meglio gli attimi di foga in pista.
Moto3
Il ritorno alla vittoria di Romano Fenati, che si sia pro o contro il pilota, rappresenta comunque un evento rilevante e particolare. Dopo il brutto gesto compiuto l’anno scorso, e dopo le migliaia di critiche, giuste o meno, e le minacce subite, quelle assolutamente ingiustificabili, Romano ha ritrovato la via maestra, ripartendo dal basso e ricostruendo la sua carriera. A Silverstone il bis? Chissà. Occhio ad Arbolino, McPhee, Vietti, Dalla Porta, Canet, Masia.
On board lap
Un giro di pista a cura della redazione di BT Sport.
Il circuito
Il circuito di Silverstone è uno degli autodromi con più storia al mondo. Proprio qui, infatti, il 13 maggio 1950, si svolse la prima gara della massima serie automobilistica, vinta da Nino Farina su Alfa Romeo.
Silverstone nasce nel 1943 come aeroporto militare della RAF e rispetta la configurazione standard degli aeroporti britannici della Seconda Guerra Mondiale, con tre piste disposte a triangolo. Subito dopo la fine della guerra, nell’aeroporto vennero realizzate le prime corse automobilistiche, dove le tre piste d’atterraggio venivano collegate con delle curve delimitate da alcune balle di paglia. In occasione della prima corsa di Formula 1 nel 1950, gli organizzatori modificarono il layout per creare un circuito vero e proprio, sfruttando anche le vie perimetrali della struttura.
Per 37 anni il layout della pista è rimasto pressoché invariato, con solo una piccola modifica nel 1975, quando venne introdotta una chicane per cercare di limitare la velocità di percorrenza della curva Woodcote. Nel 1987 venne modificata la curva Bridge, mentre i lavori di ristrutturazione del biennio 1990-91 rivoluzionarono in gran parte il circuito, cosa non molto gradita ai piloti dell’epoca.
Nel 2010 il circuito venne allungato di circa 760 metri, mentre dal 2011 il layout subì un’altra importante modifica: la linea del traguardo venne spostata tra le curve Club e Abbey (mentre in precedenza era tra le curve Woodcote e Copse), dove vennero costruite nuove strutture per ospitare i box e il paddock della Formula 1.
Il vecchio tratto del circuito che va dalla Woodcote alla Stowe (curva famosa per il grande incidente di Michael Schumacher del 1999, nel si fratturò tibia e perone della gamba destra, ndr) rimane, comunque, uno dei più veloci e affascinanti di tutto il circuito, con la serie di curve sinistra-destra Maggotts-Becketts-Chapel davvero esaltanti sia per i piloti sia per gli appassionati, che ogni anno affluiscono numerosi a Silverstone. Basti pensare che l’architetto Hermann Tilke, nella progettazione del Circuit of The Americas di Austin, ha cercato persino di riprodurle in un tratto della pista texana.
La parola a Michelin
“Quello che è avvenuto l’anno scorso è stato una grande delusione. Sono stati svolti però grandi lavori e la superficie è completamente cambiata. Questo però indica che ci andiamo senza alcun dato riguardo le performance. Le gomme che abbiamo scelto si basano solo su quanto ci ha detto la compagnia che ha steso l’asfalto. Per noi sarà una grande sfida, per questo abbiamo scelto quattro gomme: vogliamo fornire ai piloti ogni opportunità. Siamo curiosi di vedere il comportamento della nuova superficie. Chiaramente speriamo anche nel bel tempo, ma siamo in Inghilterra, quindi chissà“.
Orari TV
Il Gran Premio sarà disponibile in diretta ed in esclusiva sulla piattaforma satellitare e digitale Sky, ai canali Sky Sport MotoGP HD e Sky Sport Uno HD; in chiaro, in differita, sul canale TV8
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