Si aspettava che uscisse oggi o al massimo nei prossimi giorni l’attesa sentenza del TAS sul caso doping di Andrea Iannone. Tuttavia, il Tribunale Arbitrale internazionale dello Sport di Losanna ha appena comunicato sul suo sito web che la sentenza sarà notificata solo a metà novembre, quindi tra un mese. Si dovrà quindi aspettare ancora verso la fine della stagione 2020 della MotoGP.
Iannone era stato trovato positivo il 3 novembre 2019 al controllo doping sugli steroidi prima del GP Malesia. Un mese dopo, il 17 dicembre, Andrea fu sospeso provvisoriamente dalla FIM, ma il pilota non ci sta e prepara la sua difesa con la contaminazione alimentare involontaria che deposita il 28 febbraio. Il dossier da più di 100 pagine, insieme ai testimoni, non fanno però cambiare idea alla FIM che il 1 aprile conferma la squalifica di Iannone per 18 mesi (validi dal 17 dicembre).
Il 9 giugno Andrea effettua con il team Aprilia il ricorso al TAS per essere assolto dalla squalifica. Allo stesso tempo però entra in gioco anche la WADA, che al contrario fa ricorso per allungare la sanzione fino al massimo possibile di 4 anni. Una battaglia che è andata per le lunghe fino all’ultima udienza di ieri. Un mese e poi sapremo che destino ci sarà per Andrea Iannone. Paiono due le possibilità, e sono quelle estreme: l’annullamento della squalifica o l’allungamento di essa a 4 anni.
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