Il sabato del Gran Premio di Andalusia è stato molto difficile in casa Honda Repsol, che ha dovuto affrontare la rinuncia di Marc Marquez nel disputare a proseguire il weekend, e il 21° posto in qualifica di Alex Marquez che nella gara di domani partirà dal fondo.
Tutti gli occhi del paddock e degli appassionati e non erano indubbiamente sul ritorno in pista di Marc Marquez, a meno di una settimana dalla frattura dell’omero rimediata nella gara di settimana scorsa e a pochi giorni dalla conseguente operazione. Marc ha iniziato a girare oggi nella FP3, compiendo 18 giri chiudendo in 19° posizione con un miglior tempo di 1:37.882, a quasi 1.3 secondi dalla vetta ma riportando molto dolore durante la guida. Dopo aver provato ancora nella FP4, Marquez ha rinunciato al continuare a girare dopo il primo giro in Q1, rientrando subito ai box per rifugiarsi direttamente nel suo motorhome, arrendendosi al dolore non riuscendo in un’impresa che sarebbe stata incredibile. Marquez salterà per la prima volta una gara di MotoGP; l’ultima volta che non aveva preso parte ad una gara è stato il Gran Premio di Valencia del 2011, quando lo spagnolo correva ancora in Moto2.
Queste le sue parole al termine di questa giornata: “È stata una settimana difficile e sono successe molte cose da domenica scorsa, quando sicuramente non avrei detto ‘Proverò a correre la prossima settimana’. Ma quando hai una passione per qualcosa e ti dedichi al raggiungimento di essa, devi almeno provare in modo che la tua coscienza sia a posto. Dopo l’operazione ho visto che avevo la mobilità del gomito e una buona forza e sono stato in grado di fare alcune flessioni, ovviamente lì c’era dolore ma era gestibile. Ho quindi parlato con la Honda di tutte le opzioni e abbiamo deciso di provare sabato, per vedere almeno ciò che era possibile. Per tutto il tempo ho ascoltato i dottori e il mio corpo, questa mattina mi sentivo bene ed eravamo contenti dei nostri progressi. Ma poi quando è arrivato il momento di eseguire il Time Attack, quando si tratta meno di essere coerenti e più di essere aggressivi, il braccio era senza forza. Non so se provenisse dal gonfiore o dal caldo, ma sapevo che dovevo ascoltare il mio corpo. Durante tutto questo processo ho parlato con il Repsol Honda Team e con HRC e voglio ringraziarli per aver sempre rispettato le mie decisioni. Voglio anche ringraziare i dottori, i fisioterapisti e coloro che mi sono vicini per avermi aiutato a cercare di inseguire questo sogno. Purtroppo non possiamo correre domani, ma continuerò a fare tutto il possibile per tornare in pista a Brno e lottare per il campionato”.
Anche Alex Marquez non ha avuto una giornata facile, ancora alle prese con l’adattamento e la conoscenza della sua RC213V. Dopo una buona FP3 chiusa in 16° posizione a meno di un secondo di ritardo dalla vetta, nella Q1 Alex è stato autore di una caduta nel suo ultimo tentativo in curva 5 non riuscendo a migliorare il suo tempo che domani lo vedrà partire in 21° e ultima posizione.
Queste le parole del #73: “È stato una FP4 molto positiva e mi sentivo molto bene con le gomme usate, ma poi ho faticato di più con le gomme nuove. Ho fatto molti errori durante le qualifiche e non sono in grado di sfruttare al massimo il grip iniziale, questo è certamente qualcosa su cui devo lavorare perché le qualifiche in MotoGP sono molto importanti. Anche così, il nostro ritmo di gara sembra migliore, e sono contento di questo. Ho anche avuto un piccolo incidente, il mio braccio è OK dopo un po’ di dolore iniziale perché l’incidente è stato abbastanza veloce, ma andrà bene per domani e il piano per domani è di andare avanti”.
Alle parole dei due piloti sono seguite quelle del Team Manager Alberto Puig, che oggi ha seguito costantemente la giornata di Marc. Questo il suo commento su quanto accaduto: “Questa mattina l’obiettivo era quello di stabilire un primo contatto con la moto e abbiamo visto che Marc poteva essere ancora veloce. Nel pomeriggio il piano era di fare un run più lungo. O a causa del caldo o della fatica della mattina, ha avuto più problemi e ha trovato più difficoltà. Ovviamente abbiamo capito che era meglio non correre più rischi. Abbiamo seguito il piano, che doveva riposare venerdì e vedere come si sentiva Marc oggi. Ora abbiamo analizzato la situazione e abbiamo deciso di non partecipare alla gara di domani. Abbiamo seguito il piano, controllando sempre le condizioni fisiche del pilota. Marc ha cercato di ascoltare il suo corpo, per vedere come ha reagito. Quando ha visto che non poteva, abbiamo deciso tutti di non correre domani. Marc è molto forte, voleva provare, e volevamo dargli l’opportunità di farlo, lo abbiamo supportato in ogni momento. Penso che abbiamo preso la decisione giusta in ogni momento. Un campione non può rimanere a casa se pensa di avere l’opzione o una leggera possibilità di correre. Ha una forte infiammazione, ma passerà. Ci sono molte gare da affrontare e l’obiettivo è arrivare a Brno nel migliore dei modi”.
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