Jack Miller è il pilota più veloce al termine del secondo turno di prove libere del Gran Premio d’Europa, sul circuito di Valencia. 1:32.528 il riferimento cronometrico dell’australiano, ottenuto nei minuti finali del turno, caratterizzati da un concitatissimo time attack, scatenato da un progressivo asciugamento dell’asfalto, che ad inizio sessione presentava ampie chiazze bagnate derivanti dalle piogge del mattino. La natura anfibia di Miller non è di certo una novità, tant’è che, con il primo posto in FP2, fa doppietta con il primo posto del mattino.
Sorprende, in chiave positiva, la seconda prestazione di Aleix Espargaro, in sella ad un’Aprilia che sembra poter ben figurare sul tracciato valenciano, poco pretenzioso in termini di velocità massima. Morbidelli, poi, va a completare la prima fila virtuale, replicando l’ottima sessione del mattino, dimostrandosi sinora, tra i contendenti al titolo, il più costante e veloce. Alle sue spalle chiude Nakagami, a precedere Pol Espargaro – uno tra i primi a forzare la mano per far scendere i tempi sul giro – e Alex Rins. 7° è Binder che, con un bel colpo di coda, si smuove da un’anonima 21° piazza dove stanziava sino a pochi secondi dal termine.
Dietro il sudafricano trova alloggio un interessante pacchetto di mischia, formato da quattro aspiranti campioni mondiali. Di questi, il malcapitato di turno è Vinales che, oltre a restare escluso dai primi 10 per soli 5 millesimi, dovrà anche partire dalla pitlane per aver omologato e montato, sulla sua M1, il 6° motore stagionale. Una pesante doccia fredda sia per lo spagnolo, che per Yamaha, già invischiata nel polverone relativo alla penalizzazione di 50 punti. Ritornando al gruppetto, è Dovizioso il più veloce, 8°, davanti a Quartararo e Mir. Scendendo lungo la classifica, è da segnalare Bradl che riesce a chiudere davanti ad Alex Marquez; Petrucci 18°, autore di un’eroica, si fa per dire, corsa ai box in seguito ad una caduta; così come la prestazione di Gerloff, in grado anche di far registrare, verso metà turno, dei settori record, e di mostrare rapidissimi tempi di adattamento a moto e pista. Chiude la classifica Rabat, preceduto dal neo-pilota Aprilia Lorenzo Savadori.
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