FRANCESCO BAGNAIA 10: con la tranquillità di chi si ferma all’autogrill per mangiarsi un hot dog al volo, la “nuvola rossa” è diventata una tempesta perfetta che si è abbattuta prendendo tutto ciò che poteva dal Mugello. Pole, gara sprint, giro veloce e vittoria del Gran Premio per il rider torinese che, dopo lo smacco di Le Mans, riparte alla grandissima per l’obiettivo di riconfermare la sua corona. DOMINATORE
JORGE MARTIN 9.5: il “Martinator” diventa sempre più razionale e lucido senza rinunciare alla sua velocità. Sempre nel gruppo di testa, non riesce mai ad attaccare Pecco, ma si porta a casa un doppio podio importantissimo per il suo rilancio in campionato. Una prestazione degna della livrea speciale usata da Pramac questo week-end ispirata alla Divina Commedia di Dante Alighieri. AD UN PASSO DAL PARADISO
JOHANN ZARCO 8.5: non entusiasma in pista come il suo compagno di box Pramac, ma un’ottima gestione del passo e degli pneumatici gli consentono nella seconda metà di gara di portare a casa un’altra terza posizione e di rimanere tra i piloti di punta di questo mondiale. POSTO FISSO
LUCA MARINI 9: una prestazione da highlander vero per il rider VR46 che, nonostante, la frattura alla mano, tira fuori la sua miglior prestazione stagionale e disputa una gara col coltello tra i denti, lottando contro nomi più quotati per chiudere ai piedi del podio in quarta posizione. GUERRIERO
BRAD BINDER 6.5: le KTM, seppur in crescita, non possono far nulla sul terreno di casa delle Ducati e la loro stella sudafricana non brilla come nelle ultime uscite, anche se la sua tenacia (e le varie cadute) lo riconfermano nella top 5. SEMPRE LI’
ALEIX ESPARGARO 7.5: come per Marini, il pilota Aprilia combatte contro i dolori al piede per conquistare il settimo posto e dare segnali importanti alla casa di Noale dopo un inizio di stagione sotto le attese. VOGLIA DI RIVALSA
JACK MILLER 6: era scattato bene, ma la scelta di andare con le morbide ha presentato il conto troppo presto ed è finito dietro anche al compagno Brad che gli partiva dietro. Peccato, perché si vede che c’è del potenziale per arrivare al paradiso. AL PURGATORIO
MARCO BEZZECCHI 5: al sabato ci ha entusiasmato, facendoci pregustare un duello epico con Bagnaia alla domenica. Invece in quel giorno qualcosa non va e diventa il grande (ed inspiegabile) assente della festa Ducati al Mugello, con un anonimo ottavo posto che può ridimensionare le sue ambizioni iridate. DR JEKYLL E MR HIDE
ENEA BASTIANINI 7: il pilota romagnolo spazza via i dubbi del suo rientro dall’infortunio con un buonissimo nono posto, considerato la natura tecnica della pista e soprattutto il fatto che non correva da Portimao. Speriamo di rivederlo al 100% così che può tornare a lottare per il podio. TENACE
FRANCO MORBIDELLI 6.5: nonostante le grandi difficoltà Yamaha e un matrimonio sempre più in crisi, l’italo-brasiliano salva la baracca alla M1 con una top 10 insperata alla vigilia e l’essere arrivato davanti al più quotato “El Diablo”. REAZIONE D’ORGOGLIO
FABIO QUARTARARO 5.5: il fatto che sia stato battuto dal suo compagno di squadra di puro passo è solo la punta dell’iceberg per un campione sempre più svogliato ed un “capitano” che rischia sempre più di affondare insieme alla sua nave. MI RITROVAI IN UNA SELVA OSCURA…
MAVERICK VINALES 4: terribile deja vu per il rider Aprilia con un crollo di prestazione vertiginoso. E ad inizio anno era stato dato come l’antagonista n.1 di Pecco per il titolo. DESAPARECIDO
TAKAAKI NAKAGAMI 5.5: gara anonima per il rider nipponico con una 13a posizione figlia dei vari ritiri prima e durante il Gran Premio. SPETTATORE
FABIO DI GIANNANTONIO 4.5: chiude in zona punti, ma il confronto con Alex Marquez (e il Diggia dell’anno scorso che fece la pole qui) rimane impietoso. DALLE STELLE ALLE STALLE
AUGUSTO FERNANDEZ 5.5: il rookie of the year torna sulla terra dopo la gara exploit di Le Mans, finendo davanti ai soli tester e wild-card per racimolare un punto. BACK TO REALITY
MICHELE PIRRO 5: sarà un tester, sarà una wild-card, ma con questa Ducati ci aspettavamo di più da uno che il circuito lo conosce a menadito. ANONIMO
RAUL FERNANDEZ 6: sarebbe stato a punti non fosse per un vomito dentro il casco a pochi giri dalla fine che gli ha fatto perdere la posizione nella top 15. SFORTUNATO
LORENZO SAVADORI 5.5: gara senza guizzi per il collaudatore Aprilia. COMPARSA 1
JONAS FOLGER 5.5: stesso discorso di Savadori. COMPARSA 2
ALEX MARQUEZ 4: il fratello di Marc continua a rimanere nel limbo nonostante una Ducati molto performante e i suoi tempi promettenti. E se nella Sprint è stato steso incolpevolmente da Binder, in gara si lecca le ferite da solo per la grande occasione persa sua al GP di casa del team Gresini. SPRECONE
MIGUEL OLIVEIRA 5: alcune settimane fa non doveva nemmeno correre al Mugello, e forse sarebbe stato meglio per il portoghese aspettare viste le grandi difficoltà del team e la sua caduta. IN RECUPERO
MARC MARQUEZ 3: situazione tragica la sua, simile a Quartararo per la crisi tecnica della moto. Ma, mentre Fabio cerca (insieme a Franco) di salvare il salvabile, il #93 affonda di brutto nella gara di domenica con un errore non del suo livello. E anche sabato ha dovuto correre in difesa. …CHE LA DIRITTA VIA ERA SMARRITA
ALEX RINS SV: la frattura di tibia e perone non ci voleva proprio, anche perché stava crescendo il feeling tra lui e la Honda di Lucio Cecchinello. Ora possiamo fargli solo gli auguri di pronta guarigione e sperare di poter rivedere l’ultimo vincitore della casa alata il più presto in pista. CHE IELLA!
JOAN MIR SV: spiace dire poche righe sul campione 2020, ma il suo forfait dopo l’infortunio di venerdì non è altro che l’ennesima pagina nera di una stagione che vorrebbe finisse già in estate. ALL’INFERNO
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