Con uno straordinario tempo di 1’52″772 Francesco Bagnaia ottiene la prima pole position in carriera, togliendosi anche il lusso di disintegrare il record della pista di Losail. L’italiano della Ducati ha preceduto le due Yamaha di Fabio Quartararo e Maverick Vinales, staccati rispettivamente di +0″266 e +0″316. Ottimo quarto posto d’astuzia per l’eterno Valentino Rossi (+0″342), che raddrizza una qualifica fino a quel momento opaca sfruttando la scia del poleman nell’ultimo tentativo lanciato.
Sottotono l’altra Ducati di Jack Miller, che alla vigilia sembrava il candidato #1 per conquistare la pole position. L’australiano partirà 5°, staccato di più di quattro decimi dal compagno di squadra, davanti al compagno di marca Johann Zarco (Pramac Ducati) e l’altro deluso di giornata, l’italo-brasiliano Franco Morbidelli (Yamaha Petronas), da cui ci si aspettava sicuramente qualcosa in più. 8° Aleix Espargaró, che conclude una serie di turni molto positivi per lui e l’Aprilia, opache le Suzuki: Álex Rins e Joan Mir sono soltanto 9° e 10°. Completano la Q2 Nakagami e Pol Espargaró, quest’ultimo ancora in fase di adattamento sulla complicata Honda ereditata da Marc Márquez.
Il Campione del Mondo in carica ed il giapponese della Honda LCR erano riusciti in precedenza a superare l’insidiosa Q1, vincendo la resistenza del debuttante Enea Bastianini (Ducati Esponsorama), capace comunque di assaporare fino all’ultimo il sogno Q2, sfumato per l’inezia di 5 millesimi di secondo. Caduto nell’ultimo giro lanciato l’altro rookie Jorge Martín, che partirà 14°. Disastrose le KTM: Oliveira soltanto 15°, Binder addirittura 19° in testa al terzetto concluso dai satelliti Petrucci e Lecuona. 18° l’altro alfiere del team Ducati Esponsorama, il fratello d’arte Luca Marini, preceduto anche dai deludenti Álex Márquez e Stefan Bradl. Ancora una volta mestamente ultimo Lorenzo Savadori (Aprilia).
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