MotoGP | Recap metà stagione 2022: Ducati

Con il motomondiale ormai prossimo alla ripresa, andiamo a vedere come stanno i vari piloti e costruttori, cominciando dalla casa di Borgo Panigale

Con il motomondiale ormai prossimo a riprendere le sue attività in pista, andiamo a rinfrescarci la mente e ad analizzare la prima parte del campionato MotoGP dei vari piloti e costruttori. Cominciamo dalla Ducati che, al momento, conferma il trend degli ultimi anni: prima nel costruttori, ma quasi fuori dalla lotta per il titolo piloti che gli manca dal 2007. Ciò nonostante, rimane ancora molto da guardare a loro per la stagione MotoGP 2022, sia in pista che fuori: ecco i tre topic più importanti che parleremo riguardo.

Bagnaia, un “Genio ribelle”

Il titolo scelto non è casuale: quando la Ducati lo ha ingaggiato nel 2018 prima ancora dell’inizio della sua cavalcata al titolo Moto2, era chiaro che la casa di Borgo Panigale avrebbe puntato fortissimo su di lui per il post-Dovizioso. Dopo i due anni di crescita e formazione alla Pramac e una seconda parte di 2021 da protagonista, tutti lo aspettavamo in grado di lottare per il titolo con Quartararo. Invece le prime 11 gare di quest’anno segnano una grande discontinuità per “Pecco”: tre vittorie a Jerez, Mugello ed Assen, ma anche quattro DNF e un distacco già pesante da Quartararo (-66).

Nessuno discute la sua velocità: le quattro pole position e i tanti record della pista che ha siglato testimoniano il gran talento del pilota torinese. Purtroppo, ciò che gli è mancato finora è la testa, e non sto parlando di quando è stato trovato ubriaco ad Ibiza. A parte l’Indonesia dove il monsone ha ribaltato tutte le carte in tavola e Catalunya dove è stato tirato giù da Nakagami alla partenza, ha perso tantissimi punti con le cadute gratuite in Qatar, Francia e Germania: punti che gli sarebbero serviti per restare almeno in scia del campione francese della MotoGP in classifica.

Un inizio in salita per la GP22

Il secondo aspetto che dobbiamo tenere conto sono le prestazioni della nuova Desmosedici GP22. Perché è vero che Bagnaia ha commesso molti errori per un campione del suo calibro, ma è anche vero che la nuova Ducati ci ha messo molto a carburare rispetto agli ultimi anni. Già dai test invernali della MotoGP a Sepang e Mandalika, si vedeva che la nuova elettronica causava problemi alla moto, soprattutto in partenza e in percorrenza di curva. Ciò creò nelle prime gare del campionato una situazione di precario equilibrio in cui se anche una cosa non era messa bene a punto, la GP22 diventava molto lenta rispetto alle sue rivali.

A provarlo furono Enea Bastianini, sorpresa dell’anno con la GP21 del team Gresini che vince in Qatar, Texas e Le Mans e le prestazioni altalenanti dei piloti con la moto Factory come Bagnaia, ma anche Jack Miller e Jorge Martin, che non si sono adattati subito bene alla GP22 (anche se per lo spagnolo hanno influenzato soprattutto i suoi infortuni). Infatti l’unico che ha dimostrato un pochino di continuità è stato Johann Zarco, attualmente terzo in classifica con 114 punti e 4 podi. Adesso la nuova Desmosedici riesce ad essere veloce su tutte le piste, anche se il passo in avanti rispetto all’anno scorso non sembra essere così netto (e infatti anche Bezzecchi è salito sul podio ad Assen con la GP21).

Bastianini vs Martin: il duello per la sella Factory

Con un Jack Miller che a fine anno lascerà Borgo Panigale per tornare alla KTM e un Johann Zarco certo di rimanere in Pramac per il 2023, la lista di piloti candidati per la seconda sella Factory in Ducati si riduce a soli due nomi. Enea Bastianini sarebbe il profilo perfetto per una squadra tutta italiana con cui sognare in grande, vista anche la sua velocità e intelligenza mostrate nelle tre vittorie conquistate finora, ma Pecco non gradirebbe una compagnia così “scomoda” all’interno del suo box. Più facile piuttosto una riunione con Jorge Martin, con cui ha già passato insieme due anni in Moto3 ai tempi della Mahindra.

Ovviamente non cambierebbe molto se uno va nel team ufficiale o la Pramac, in quanto entrambi avranno la GP23, ma la scelta sul nuovo pilota della squadra Factory dirà molto su chi voglia puntare la Ducati nell’immediato futuro. Fabio Di Giannantonio continuerà a crescere nel team Gresini, mentre nella VR46 Luca Marini e Marco Bezzecchi attendono novità su Celestino Vietti, in lotta per il titolo Moto2 e uno dei candidati per il salto di categoria il prossimo anno. In questo momento Bezzecchi pare più sicuro del posto rispetto ad un Marini che nonostante i progressi fa fatica a decollare in MotoGP.

Immagine in evidenza: © motogp.com

Iscriviti al nostro Canale Telegram per ricevere tutti i nostri articoli sul tuo smartphone

Lascia un commento! on "MotoGP | Recap metà stagione 2022: Ducati"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*