La seconda giornata di test in Qatar si chiude nel segno di Fabio Quartararo. Il francese, fresco di contratto ufficiale Yamaha per il 2021, è tornato a sfoderare le sue abilità nel giro secco, issandosi in vetta con un notevole 1:54.038, ben 4 decimi più veloce della miglior prestazione di ieri di Alex Rins, oggi secondo a più di un decimo. 65 giri totali per El Diablo, secondo in classifica stakanovisti solo a Vinales e Morbidelli, rispettivamente a quota 68 e 70. Buone impressioni velocistiche, ancora, per il talento di Nizza, che ieri aveva preferito focalizzare l’attenzione sulla ricerca di un passo gara consistente.
Dietro il sopracitato portacolori Suzuki ecco sedere in terza piazza Maverick Vinales. 2 decimi dalla vetta per lui, ma soprattutto una grande regolarità nelle simulazioni di gara. Non è di certo una novità per lo spagnolo, soprattutto nei test, ma ciò conferma come la Yamaha si sia adattata alla perfezione alle nuove coperture Michelin. Questo dato è supportato anche dal 4° posto di Franco Morbidelli, seppur dotato di una M1 meno dotata di quelle dei suoi colleghi. A chiudere la top 5 un brillante e costante Francesco Bagnaia, finalmente abile a fare capolino tra le posizioni che contano, a precedere un convincente Johann Zarco, al solo secondo test in sella alla GP19.
Prende posto in 7° Joan Mir, che ridimensiona la sua posizione dopo l’exploit targato Hamamatsu di ieri. Lo spagnolo precede il duo italiano formato da Andrea Dovizioso e Valentino Rossi, distanti rispettivamente 6 e 7 decimi dal primo. Il forlivese ha riscattato la critica giornata di ieri, approfondendo l’adattamento alle nuove gomme, meno gentili, apparentemente, con Honda, Ducati e KTM. Il Dottore, invece, è parso meno reattivo di ieri, mancando il guizzo necessario per scalare un altro po’ la classifica. Chiude la top 10 la prima delle Honda, a sorpresa, quella di Takaaki Nakagami.
Per le altre RC213V è quasi notte fonda. Marc Marquez, ancora pesantemente convalescente, è 14° ad un secondo; suo fratello Alex è 19° ad un secondo e sei decimi, mentre Cal Crutchlow è addirittura 21° e penultimo, a 2 secondi, con scivolata annessa. Pesanti le accuse del britannico, rivolte verso una moto davvero complessa da sfruttare. Non sfigura l’Aprilia, con Aleix Espargaro 11°, mentre sonnecchiano Danilo Petrucci, 12°, e Jack Miller, 15°. KTM, infine, sembra essere in palese difficoltà.
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