Rivoluzione shock nel motomondiale! Le tante voci degli ultimi giorni hanno trovato conferma: la MotoGP adotterà un nuovo format dal 2023 con le Sprint Race. Tale gare dureranno il 50% del GP di domenica, assegnerà punti ai primi 9 (12 al primo, 9 al secondo, 7 al terzo, ecc.) e verranno disputate nel sabato pomeriggio dopo le qualifiche tradizionali, come nella Formula 1, solo che qui quest’ultime saranno al sabato mattina e continueranno a determinare la griglia di partenza per la gara di domenica. Ma la differenza che sorprende tutti è il fatto che le Sprint saranno presenti ad ogni weekend di gara della MotoGP 2023, a differenza dei 3 appuntamenti della F1 con il suo format.
Una novità che lascia tutti di stucco, inclusi addetti, giornalisti e anche i piloti, che si dice potrebbero organizzare un sindacato dopo non essere stati sentiti a riguardo dalla Dorna o dalla FIM. Nella straordinaria conferenza stampa di oggi, un Carmelo Ezpeleta più nervoso del solito ha risposto alle polemiche dei riders con queste dichiarazioni: “Non è compito nostro informare i piloti di queste cose, ma delle loro squadre. Rischio di un sindacato? Esiste già, è la Safety Commission, dove si parla di tutto“. Di certo non è il periodo migliore per gli organi responsabili del motomondiale che, dopo varie critiche come quelle sul metro di giudizio dei commissari di gara, finiscono di nuovo nel mirino per una novità che, a detta di piloti e appassionati, nessuno voleva.
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