FRANCESCO BAGNAIA, 8.5 | Dopo l’inattesa sconfitta nel duello Sprint, il torinese torna a far valere i colori del team Ducati ufficiale in gara, dove con rapidità e astuzia conquista velocemente la testa, senza mai abbandonarla, fine al traguardo finale. Il fine settimana olandese conferma che Pecco è velocissimo, ma non imbattibile, sappiamo quanto in MotoGP la costanza sia fondamentale per il successo iridato. Relax, take it easy
MARCO BEZZECCHI, 8 | Weekend da incorniciare per la punta del team Mooney che va in vacanza soddisfatto, ma con una punta di amaro in bocca per una vittoria che alla domenica pareva scontata sulla carta, ma che invece ha trovato nella realtà un avversario ostico quale solo Bagnaia può esserlo. Resta ampiamente in corsa per il titolo, ad un solo punto da Martin. Sognare sempre non ci basterà
ALEIX ESPARGARO, 8.5 | L’Aprilia dello spagnolo torna ad essere vitale sul tracciato di Assen, dove si concretizza per lui un fantastico, quanto fortunato podio, regalato da un distratto Binder. Oltre che dai guai fisici, la sua “impresa” è resa ancora più eroica considerando una RS-GP danneggiata da un contatto al via, in cui Marini ha colpito la sua aletta. Storta si, ma favolosa
BRAD BINDER, 7 | Il sudafricano è l’unico rider della casa austriaca a far volare la moto orange: parte fortissimo, riuscendo a mantenere un passo velocissimo con la sua caratteristica guida spettacolare quanto efficace, peccato per gli errori, o meglio, l’errore millimetrico ripetuto due volte che gli nega un doppio podio, tutt’altro che immeritato. Mangiapista
JORGE MARTIN, 6 | Fine settimana difficile per l’attuale antagonista del mondiale. Lotta per tutto il fine settimana con una Desmosedici che sembra tutt’altra moto rispetto a quella del Sachsenring. Al traguardo domenicale è a soli 9 millesimi da un podio che al venerdì sembrava un miraggio. Termina 5°, a -35 punti dalla vetta. Ricordi vicini
ALEX MARQUEZ, 6 | Lo spagnolo dal round del Sachsenring parrebbe aver trovato la giusta confidenza con la sua Ducati del team Gresini. Ciò a dimostrazione dell’esiguo numero di cadute e di un ritrovato feeling che l’ha condotto al sesto posto finale sul traguardo olandese. A macchiare la sua gara, ma non la sua prestazione soltanto un Long Lap Penalty. Bravo!
LUCA MARINI, 5.5 | Giornate difficili sono quelle vissute dalla seconda guida del team Mooney, mai capace di confermare il buon ritmo, mostrato invece nei precedenti round. Il #10 è comunque abile a non commettere errori, in una gara costellata da cadute. Deludente
TAKAAKI NAKAGAMI, 7 | A tenere alto l’onore della casa giapponese, orfana della sua punta, ci pensa il pilota nipponico del team Lcr, ottavo al traguardo. Una piccola luce in un periodo estremamente buio per Honda. Orgoglio Made in Japan
FRANCO MORBIDELLI, 6 | Gara anonima per il pilota romano di casa Yamaha che approfittando delle sventure altrui, riesce, nell’ombra, a portare a casa un positivo nono posto. Top ten
AUGUSTO FERNANDEZ, 6 | La KTM vestita con i colori GASGAS non è efficace quando quella che veste i colori ufficiali, ma Augusto pur con poca esperienza, riesce a strappare un altro buon risultato, frutto (come suo solito) di una gestione gara esemplare. Animale da gara
LORENZO SAVADORI, 6.5 | Il tester Aprilia si difende in maniera egregia in un layout complesso come quello di Assen, dove l’esperienza è alla base di un buon risultato. Al traguardo è 11° con 5 punti un tasca. Molto più che una comparsa
RAUL FERNANDEZ, 4.5 | Nel giorno in cui l’Aprilia ingrana, il pilota spagnolo del team RNF incappa nell’ennesimo errore che lo consegna in una posizione inadeguata al potenziale del pacchetto. Bocciato (ancora una volta)
STEFAN BRADL, 6 | Ancora in pista come sostituto di Rins, il tedesco onora il suo con una gara pulita senza sbavute, chiusa al 13° posto finale. Good job!
JONAS FOLGER, 6 | Alla sua ultima apparizione stagionale in veste di sostituto di Pol Espargaró, il tedesco, ingaggiato dal team GASGAS mostra ottimi passi in avanti nell’appuntamento olandese, chiudendo ultimo, ma in scia al gruppo. A punti
FABIO DI GIANNATONIO, 2 | ‘Rimandato con debiti’ in una prima parte di stagione con molti bassi e pochissimi alti, il pilota romano di casa Gresini fallisce l’esame finale, gettando alle ortiche un possibile buon risultato. Titoli di coda
IKER LECUONA, 7 | Buona gara per lo spagnolo che non riesce a concretizzare una probabile top ten per noie tecniche sulla sua Honda. Un vero peccato considerando l’eccellente progressione durante il fine settimana. Solido
MIGUEL OLIVEIRA, SV | Il portoghese è costretto ad abbandonare anzitempo la gara per un problema all’impianto frenante, un vero peccato considerando che l’appuntamento olandese sarebbe potuta essere un’occasione di riscatto in una stagione davvero sfortunata. Frustrato
ENEA BASTIANINI, 4 | Il pilota romagnolo raccoglie uno zero al termine della gara domenicale, dove è protagonista di una caduta al tornantino nel corso del settimo giro. Sfiduciato
MAVERICK VINALES, 4 | Lanciato da un’ottima partenza, lo spagnolo di casa Aprilia, tenta di seguire il gruppetto di testa, approfittando di un buon passo e delle giuste sensazioni in sella alla stessa RS-GP che lo tradisce pochi giri dopo. Deluso ma col sorriso
FABIO QUARTARARO, 2 | Un Gran Premio amaro per il campione francese, finito a contatto con il malcapitato Zarco, mentre tentava di rimontare dopo una brutta partenza. Ancora più ammaccato
JOHANN ZARCO, SV | Il rider di casa Pramac conclude la sua gara nella ghiaia, vittima di una mossa sconsiderata di Fabio. Al posto sbagliato nel momento sbagliato
JACK MILLER, 3 | Mentre il compagno vola, l’australiano non riesce a domare la potenza della RC16, incappando in una caduta in curva 1 dopo pochi chilometri dallo start. Furioso
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