Sin dalla sua prima gara in MotoGP, Johann Zarco ha sempre dimostrato, oltre che una proverbiale bravura, anche una certa dose di spavalderia e coraggio nel tentare i sorpassi. Uno stile consolidato e portato alla perfezione da nientepopodimeno che Marc Marquez. In occasione del GP di Austin del 2017, però, la spavalderia di Zarco non è andata giù al nove volte Campione del Mondo Valentino Rossi.
Siamo al settimo giro. Rossi è 3°, Zarco 4°. Il francese sembra girare leggermente più veloce dell’italiano, tant’è che, nella seconda S, sfruttando una migliore uscita dovuta ad un piccolo lungo di Rossi in curva 1, tenta l’attacco stringendo sul cordolo e “scavalcando” la traiettoria del #46. Il Dottore, defraudato della sua linea, raddrizza la moto ignorando il verso della curva e la taglia, senza poterla percorrere per via della “spallata” del #5, il quale va anch’egli largo dopo la manovra. Un episodio molto simile a quello di Assen 2015, con però protagonisti Marquez e Rossi. La Direzione Gara, quattro giri più tardi, decide di comminare una penalità di tre decimi a Valentino, da aggiungere al tempo finale di gara; sanzione riferita proprio al taglio di curva. Il box decide però di non informarlo, consentendogli di recuperare Pedrosa, uscito sconfitto dal botta e riposta con Marquez, con più tranquillità, evitando inutili misunderstanding tra decimi e secondi. Nel post gara, volano parole pesanti tra i due, con Rossi che accusa Zarco di inesperienza e incapacità, mentre Zarco respinge le accuse e riceve l’appoggio di Marquez e Crutchlow.
Immagine in evidenza: © motogp.com
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