Correva l’anno 2008, quando Valentino Rossi ottenne la sua settima consecutiva ed ultima affermazione in top class al Mugello. Da lì in poi, ad imporsi sono stati perlopiù spagnoli, con Andrea Dovizioso a spezzare la catena nel 2017. A giudicare i risultati dell’ultimo decennio (eccezion fatta per le pole del 2016 e del 2018), sembrerebbe che Rossi e il Mugello non siano così tanto affini, dati i piazzamenti non troppo esaltanti ottenuti nel corso degli anni. Eppure, dal 2002 al 2008 il Dottore ha infilato un filotto di 7 vittorie consecutive, meritandosi l’appellativo di “Re del Mugello“.
Emblematiche le edizioni del 2003, dove Rossi inscenò una battaglia durissima con la neonata Ducati di Loris Capirossi e la Honda Camel di Max Biaggi, in ordine di classifica, andando a costituire un podio tutto italiano; quella del 2005, teatro della lotta fuoribonda tra Rossi, Biaggi, Capirossi e Marco Melandri, autore di staccate “da lacrime agli occhi“; quella del 2006, dove Rossi, attaccato da Capirossi all’ultimo giro alla San Donato, risorpassò il ducatista e volò verso la vittoria in un giro letteralmente ad occhi chiusi, come da egli stesso affermato nelle successive interviste; quella del 2007, caratterizzata da una pregevole rimonta, dovuta ad una partenza tutt’altro che brillante, battendo la super-dotata Ducati di Stoner; ed infine quella del 2008, probabilmente la più semplice, data la tranquillità mostrata nel corso dell’ultimo giro.
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