La stagione che doveva rappresentare la conquista del decimo titolo mondiale si trasformò, nel weekend del Mugello 2010, in un incubo. A causa dell’incidente subito, Valentino Rossi fu costretto a saltare 3 Gran Premi, dicendo definitivamente addio al sogno Mondiale.
I GP da saltare sarebbero stati di più, se non fosse stato per l’incredibile forza di volontà messa in pratica dal 9 volte Campione del Mondo. L’incidente patito nel corso delle FP2, infatti, fu davvero grave. Dopo aver dominato le FP1, si appresta a concludere le FP2 per verificare il passo gara con gomma dura. Nel corso del primo giro lanciato, in prossimità delle Biondetti, Valentino rallenta per far passare un pilota. Alla ripresa del gas, probabilmente a causa della bassa temperatura degli pneumatici, la moto lo sbalza dal posteriore e lo fa volare per aria, atterrando sul lato destro. La situazione sembra subito grave: Valentino si tiene la gamba destra e abbozza una smorfia di dolore.
Viene trasportato al Centro Medico del circuito, dove giunge l’amaro verdetto: frattura scomposta ed esposta di tibia e perone della gamba destra. Nello sconforto generale, Rossi viene portato in elicottero al Cto di Firenze, dove si dovrà sottoporre ad intervento, ad opera del professor Roberto Buzzi. Il dottor Costa, a riguardo, si esprime poco ottimisticamente:
“È una frattura più grave di quella che ci aspettavamo. Si tratta di una frattura esposta che interessa tibia e perone. È stata subito ridotta per far tornare l’osso in posizione. Spero non ci siano complicazioni. I tempi? Almeno due-tre mesi. Non è la solita frattura delle ossa, è molto grave. La gamba si è spezzata, è uscito fuori l’osso che ha lesionato la pelle“.
L’intervento dura 4 ore, ed è proprio il professor Buzzi a specificare le dinamiche:
“L’intervento è perfettamente riuscito, si è svolto in anestesia locale. A Valentino è stato applicato un chiodo con 4 viti e i tempi di recupero potrebbero essere compresi nei 4-5 mesi, ma è tutto da vedere“.
A margine dell’intervento, si pronuncia anche Davide Brivio, team manager di Valentino all’epoca dei fatti:
“Ora avrà tempo per pensare al suo futuro. Si era dato tempo un mese per decidere se prolungare il contratto con Yamaha a questo punto, essendo costretto a un riposo forzato, potrà decidere serenamente e con calma al suo futuro. Nessuno vuol accelerare i tempi di recupero, l’importante è che guarisca perchè lui avrà altri campionati da fare. E spero in moto“.
I tempi auspicati per il recuperano ballano tra i 4 e i 5 mesi. La realtà dei fatti, invece, vorrà Valentino Rossi in pista dopo solo un mese e mezzo.
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