Suzuki | Rins: “Una buona giornata”, Mir: “Peccato per la caduta, ma la moto funziona”

Per la Suzuki il weekend del Gran Premio della Comunità Valenciana è probabilmente il più importante dal loro ritorno in MotoGP, con Joan Mir che ha la possibilità di chiudere matematicamente i giochi per il titolo con una gara di anticipo.

Nelle prove libere di oggi i due piloti della Suzuki hanno concentrato molto del loro lavoro sul passo gara, trovandosi leggermente attardati nella classifica combinata, che vede Alex Rins in 7° posizione e Joan Mir addirittura 12° e attualmente escluso dal Q2; il leader del campionato è stato anche autore di una scivolata in curva 4 durante la FP2, in cui è finito in terra dopo una perdita d’anteriore fortunatamente senza riportare alcuna conseguenza fisica: prima della caduta Mir era saldamente tra i primi tre nella FP2, e una volta tornato in pista con la seconda moto è sembrato non essere molto a suo agio con essa rispetto a quella usata prima dell’incidente.

Nonostante siano attardati al termine della giornata, i due piloti spagnoli si dicono soddisfatti del loro lavoro odierno. Rins commenta così il suo venerdì: “E’ stata una buona giornata, in realtà sono vicino ai tempi dei primi nonostante oggi sia nono nella combinata. Oggi mi sono concentrato sul provare alcune cose su cui non potevamo lavorare la scorsa settimana a causa della pioggia. Alla fine il mio ritmo è stato buono e mi sentivo bene, ma domani cercherò di migliorare di più con l’obiettivo di ottenere un ottimo risultato in qualifica. Sarà una grande sfida questo fine settimana perché tutti sono vicini, quindi dobbiamo rimanere concentrati e cercare di trovare la configurazione ottimale”.

Anche Mir si sente ottimista per quanto fatto oggi, ed aggiunge: “Per fortuna sto bene dopo l’incidente. Ho iniziato a lavorare sul ritmo gara, sul setup generale e sul feeling. Stavo provando la gomma anteriore dura quando sono caduto e penso che fossimo al limite di temperatura più basso per l’utilizzo di questa gomma. Ovviamente il feeling con la seconda moto non è mai lo stesso che con la tua prima moto, e non sono mai stato in grado di spingere davvero per un giro veloce. È stato un peccato perché mi sentivo bene e la moto funzionava bene, ma ho perso quel giro davvero veloce. Domani lavorerò di più sul time attack e vedremo cosa possiamo fare”.

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