Il Team HRC punta sulla continuità: ancora con Vierge e Lecuona nel 2023

La griglia del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2023 prende forma: nelle scorse ore è stato ufficializzato il proseguimento del rapporto tra Xavi Vierge ed il Team HRC; la Casa giapponese dunque non modificherà la coppia di piloti con cui sta disputando la corrente stagione. Accanto all’ex-Moto2 ci sarà infatti il confermatissimo Iker Lecuona, senz’altro tra le rivelazioni di questa prima metà di stagione nel WorldSBK.

Entrambi alla prima stagione da rookie, i due spagnoli sono riusciti ad emergere e a conseguire buoni risultati nonostante un progetto ancora in fase di sviluppo. Se per Lecuona, in un uscita dalla MotoGP è filato tutto liscio, senza intoppi, anche con un podio a referto, per Xavi il percorso è stato più tortuoso, a causa di alcuni infortuni: il primo nei test svolti a fine marzo a Barcellona a sole due settimane dal via del 2022, in cui ha rimediato la frattura di alcune costole. Poi il più recente infortunio che ha condizionato i due Round di Donington Park e Most. Il pilota iberico è pronto a dare il massimo per il rush finale.

In merito al rinnovato accordo il #97 ha dichiarato: “Penso che da inizio stagione abbiamo lavorato molto bene insieme! Siamo forti e nelle gare di quest’anno abbiamo dimostrato di essere veloci; ovviamente non abbiamo conquistato i risultati che volevamo ma stiamo lottando in questo senso e penso che continuare insieme sia la scelta migliore. I risultati arriveranno e quindi sono molto contento di andare avanti insieme! In questa seconda metà di stagione ci attendono circuiti che conosco, come quello di Barcelona-Catalunya e Portimao – dove l’anno scorso Alvaro Bautista ha conquistato dei buoni risultati – quindi speriamo di essere più vicini a quelle posizioni e proveremo a lottare per quelle posizioni e anche di più”.

Non potevano mancare le parole del Team manager Leon Camier: “Xavi quest’anno sta correndo molto bene e onestamente è stato sfortunato con alcuni infortuni ma le prestazioni, l’etica del lavoro e la velocità sicuramente non gli mancano. È molto competitivo e quindi ora ha bisogno di un periodo normale senza infortuni e penso possa lottare per un piazzamento tra il quarto e il sesto posto. La continuità rappresenta un aspetto molto positivo che inoltre permette agli ingegneri giapponesi di avere una piattaforma stabile su cui lavorare: tra Xavi e Iker la direzione è molto simile. Se mettessimo un altro pilota in sella alla moto dovremmo ricominciare da zero, riverificare gli elementi che abbiamo ecc. mentre ora andremo avanti conoscendo già la base con lui e la direzione già intrapresa che renderà lo sviluppo più veloce”.

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