Una mini ultima tappa ha concluso questa prima Dakar in Arabia Saudita. Mini perché i piloti hanno affrontato solo 167 degli oltre 370 km previsti inizialmente per quello che sarebbe stato lo stage da Haradh a Qiddiyah. Questa riduzione è dovuta al fatto che dei gasdotti, in costruzione, attraversavano un punto in cui sarebbero dovuti transitare i concorrenti. Per evitare ciò questa Dakar perde un pezzo, un po’ a sorpresa.
A sorpresa come la vittoria di Nasser Al-Attiyah che arriva solo alla dodicesima tappa. Il campione 2019 della Dakar, infatti, quest’anno aveva collezionato sei piazzamenti sul podio in undici tappe, ma non aveva mai ottenuto il miglior tempo. Questo è arrivato solo quest’oggi, con il cronometro fermato su 1 ora 17 minuti e 30 secondi.
Secondo e terzo posto per le Mini di Seaidan e Terranova che hanno chiuso rispettivamente a 1m32 e 3m16 dal battistrada. Buon quarto posto per Fernando Alonso che è giunto al traguardo con meno di tre minuti e mezzo di ritardo dal suo team-mate e con soli 9 secondi dal terzo posto dell’argentino di Mini.
A sei secondi dall’asturiano, invece, c’è Stéphane Peterhansel che, chiudendo in quinta posizione, perde la possibilità di scavalcare Al-Attiyah in classifica generale, restando così terzo. Alle sue spalle c’è Carlos Sainz che, nonostante abbia perso quasi quattro minuti dall’avversario vincitore, grazie ai 10 minuti di vantaggio che aveva, ha conquistato la sua terza Dakar in carriera.
Avendo vinto questa Dakar con la Mini e le due precedenti con Volkswagen e Peugeot, lo spagnolo raggiunge proprio Peterhansel nel record di vittorie ottenute con più costruttori differenti. Il francese ha vinto con Mitsubishi, Mini e Peugeot.
Classifica finale della dodicesima tappa
Classifica generale finale al termine del Rally Dakar 2020
Come detto in precedenza, nonostante i tre minuti di ritardo accumulati in questa tappa, Carlos Sainz ha comunque mantenuto il vantaggio per concedersi la terza storica vittoria del Rally Dakar. Distacchi molto risicati tra i primi tre che sono racchiusi in poco meno di dieci minuti tra loro.
Un distacco tra primo e secondo, sotto i dieci minuti, non si verificava dal 2017 quando Peterhansel precedette Loeb di 5 minuti e 13 secondi. Tra il primo e il terzo invece non si vedeva da 23 anni, quando nel 1997 Kenjiro Shinozuka rifilò 4m16s a Jean-Pierre Fontenay e 9m12s a Bruno Saby.
Per quanto riguarda la sfida per il quarto posto, questa è stata vinta dal locale Yazeed Al Rajhi che ha chiuso con quasi 50 minuti di gap dalla vetta, ma con 18 minuti in meno di Giniel de Villiers giunto quinto. Segue a 5 minuti Orlando Terranova e ad altri 6 Bernhard Ten Brinke.
Per quanto riguarda Fernando Alonso, questa sua prima Dakar lo ha portato a concludere con il 13° tempo generale a 4 ore e 42 minuti dal connazionale vincitore. Un ritardo molto alto, ma dovuto quasi esclusivamente alla rottura della sospensione al secondo giorno e al ribaltamento sulla duna di mercoledì scorso. Senza questi, probabilmente avrebbe concluso tra la quarta e la settima posizione.
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